
Quali sono i reati contro gli animali?
Negli ultimi anni la tutela degli animali ha iniziato a occupare un posto sempre più rilevante all’interno del nostro ordinamento giuridico. Infatti, ad oggi, sono numerose le norme che hanno come scopo quello di salvaguardare i loro diritti.
La legge n. 82 del 2025, in vigore dal 1 luglio 2025, rappresenta solo l’ultima delle riforme che hanno comportato l’introduzione di nuovi reati e l’inasprimento delle pene di quelli esistenti in preedenza nel Codice Penale.
Vediamo allora quali sono i reati contro gli animali e le pene previste.
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Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma.
In questo articolo illustrerò tutti i reati contro gli animali attualmente puniti con pene anche molto severe dal Codice Penale.
Iniziamo.
- Quali sono i reati contro gli animali?
- Cosa rischia chi uccide un animale?
- Cosa si rischia per maltrattamento di animali?
- Cosa si rischia se si abbandona un animale?
- Divieto di combattimenti tra animali
- Divieto di spettacoli o manifestazioni
- Reati contro gli animali: circostanze aggravanti e confisca
- Reati contro gli animali: conclusioni
Quali sono i reati contro gli animali? [ torna al menu ]
I reati contro gli animali, all’interno del Codice Penale, sono molteplici.
L’art. 544 bis del Codice Penale punisce l’uccisione di animali, l’art. 544 ter il maltrattamento di animali e l’art. 727 l’abbandono di animali. Inoltre sono vietati, dall’art. 544 quater del Codice Penale, gli spettacoli o le manifestazioni che comportano sevizie o strazio per gli animali e, dall’art. 544 quinquies, i combattimenti tra animali.
La legge n. 82 del 2025 (clicca qui per approfondire ulteriormente) ha poi introdotto l’art. 544 septies prevedendo delle circostanze aggravanti, in presenza delle quali, le pene dei reati precedentemente elencati sono aumentate. Infine nei casi di condanna per uno di questi reati l’art. 544 sexies del Codice Penale prevede la confisca dell’animale.
Cosa rischia chi uccide un animale? [ torna al menu ]
Il primo reato contro gli animali previsto dall’articolo 544 bis del Codice Penale punisce proprio l’uccisione di animali.
La norma prevede che chiunque, per crudeltà o senza necessità, provoca la morte di un animale è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro.
Se il fatto è commesso mediante sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell’animale la pena è della reclusione da uno a quattro anni e della multa da 10.000 a 60.000 euro.
Cosa si rischia per maltrattamento di animali? [ torna al menu ]
L’articolo 544 ter del Codice Penale punisce con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro chiunque, per crudeltà o senza necessità, procura una lesione ad un animale oppure lo sottopone a sevizie, a comportamenti o a fatiche o lavori insopportabili per le sue caratteristiche naturali.
La stessa pena si applica anche a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate oppure li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
Inoltre se dai maltrattamenti appena descritti deriva la morte dell’animale le pene previste sono aumentate della metà.
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Cosa si rischia se si abbandona un animale? [ torna al menu ]
L’articolo 727 del Codice Penale punisce con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 5.000 a 10.000 euro l’abbandono di animali domestici o abituati e essere tenuti cattività.
Se l’abbandono avviene su strada o nelle relative pertinenze la pena è aumentata di un terzo ma non solo. Infatti se si abbandona un animale utilizzando un veicolo si applica anche la sanzione della sospensione della patente di guida da sei mesi a un anno.
È punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 5.000 a 10.000 euro anche chi detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze come, ad esempio, chi lascia un animale in auto durante una giornata particolamente calda, per un periodo di tempo prolungato e con i finestrini chiusi.
Divieto di combattimenti tra animali [ torna al menu ]
Tra i reati contro gli animali è previsto, dall’articolo 544 quinquies del Codice Penale, anche il divieto di combattimenti tra animali che, se non rispettato, comporta la reclusione da due a quattro anni e la multa da 50.000 a 160.000 euro. La pena è aumentata da un terzo alla metà se i combattimenti sono organizzati in concorso con persone armate o minorenni, sono pubblicizzati oppure vengono registrati.
È punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 5.000 a 30.000 euro anche chi alleva o addestra gli animali con lo scopo di farli combattere, chi scommette sui combattimenti tra animali e i proprietari che acconsentono alla partecipazione dei proprio animali ai combattimenti.
Divieto di spettacoli o manifestazioni [ torna al menu ]
Al di fuori dei combattimenti tra animali, l’articolo 544 quater del Codice Penale prevede che chiunque organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportano sevizie o strazio per gli animali è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni e con la multa da 15.000 a 30.000 euro.
La pena è aumentata da un terzo alla metà se questi spettacoli o queste manifestazioni sono organizzati con lo scopo di allestire scommesse clandestine oppure al fine di trarne profitto o, ancora, se da questi eventi deriva la morte dell’animale.
Reati contro gli animali: circostanze aggravanti e confisca [ torna al menu ]
Le circostanze aggravanti in relazione ai reati contro gli animali, introdotte dalla legge n. 82 del 2025 all’articolo 544 septies del Codice Penale, prevedono un aumento delle pene stabilite per l’uccisione e il maltrattamento di animali e per la violazione dei divieti di combattimenti tra animali e di spettacoli o manifestazioni.
Le pene sono aumentate se questi reati sono commessi alla presenza di minori oppure nei confronti di più animali o, ancora, se l’autore diffonde, attraverso strumenti informatici o telematici, immagini, video o altre rappresentazioni del reato commesso.
Infine l’articolo 544 sexies del Codice Penale prevede la confisca dell’animale sottoposto a maltrattamenti oppure impiegato in combattimenti, spettacoli o manifestazioni.
Reati contro gli animali: conclusioni [ torna al menu ]
Se hai letto attentamente l’articolo avrai capito quali sono i reati contro gli animali e le pene previste. Ricapitolando, ad essere puniti sono l’uccisione di animali, il maltrattamento e l’abbandono di animali, ma anche la violazione dei divieti di combattimenti tra animali e di spettacoli o manifestazioni.
Di recente sono state introdotte nel Codice Penale anche circostanze aggravanti, in presenza delle quali, le pene sono aumentate. In ogni caso per tutelare i diritti dell’animale, a seguito di queste condotte, è sempre disposta la confisca dello stesso.
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