L’ergastolo ostativo è una particolare tipologia di ergastolo che rende il periodo di detenzione ancora più duro.
L’ergastolo semplice è la pena più dura che il nostro ordinamento prevede. Tale pena tuttavia può essere ulteriormente resa più dura in specifiche ipotesi. In queste ipotesi l’ergastolo semplice diviene ergastolo ostativo. Presta la massima attenzione e continua a leggere l’articolo, a breve troverai tutte le risposte alle tue domande.
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo cercherò di spiegarti cos’è l’ergastolo ostativo e quali sono le differenze con l’ergastolo semplice.
Se invece vuoi saperne di più sull’ergastolo in generale ti consiglio il seguente articolo: Ergastolo in Italia: significato e quanto dura
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Cos’è l’ergastolo? [ torna al menu ]
L’ergastolo è una pena detentiva perpetua.
Questo vuol dire che si tratta di una pena che dura per tutta la vita. Prima di parlare dell’ergastolo è necessaria una breve premessa.
In Italia le pene si distinguono in pene detentive e pene pecuniarie.
Le pene detentive sono: l’ergastolo, la reclusione e la multa. Le pene pecuniarie sono invece: l’arresto e l’ammenda.
A seconda della gravità del reato contestato la pena applicata sarà diversa.
Per i delitti più gravi potrà essere applicata la pena dell’ergastolo che è senz’altro la pena più severa prevista dal nostro ordinamento.
Quanto dura l’ergastolo? [ torna al menu ]
Si può essere portati a pensare che l’ergastolo duri per tutta la vita. In realtà anche il condannato a tale pena, in alcuni casi, ha la possibilità di accedere ad importanti benefici.
L’ergastolano comune potrà infatti essere ammesso, se ritenuto non pericoloso e dopo l’espiazione di almeno dieci anni di pena, ai permessi premio; dopo vent’anni, alla semilibertà e dopo ventisei anni alla liberazione condizionale. Tale limite può essere ulteriormente abbassato a ventuno anni se il detenuto ha tenuto una buona condotta, grazie all’istituto della liberazione anticipata.
Dopo aver ottenuto la liberazione condizionale, l’ergastolano è sottoposto per cinque anni ad un regime di libertà vigilata, con prescrizioni e obblighi da rispettare. Se la sua condotta rimane buona, al termine di questo periodo la pena è considerata definitivamente estinta e l’ergastolano torna ad essere un cittadino libero.
Tutto ciò sempre che non si tratti di ergastolo ostativo.
Ergastolo ostativo: cos’è [ torna al menu ]
L’ergastolo ostativo è una forma di ergastolo ancora più severa. L’ergastolo ostativo infatti preclude l’accesso ai benefici sopra descritti a meno che non ricorrano specifiche condizioni.
Si tratta di una forma di ergastolo applicabile ai reati più gravi, in particolare i reati di stampo mafioso, per i quali la Legge ritiene che il condannato non abbia diritto ad alcun beneficio.
L’art 4 bis dell’ordinamento penitenziario (L. 354/1975) prevede quale unica eccezione i casi in cui tali detenuti ed internati collaborino con la giustizia a norma dell’art. 58 ter ord. pen.
Senza collaborazione con la giustizia, almeno inizialmente, era totalmente preclusa la possibilità per il condannato all’ergastolo ostativo di accede ai benefici previsti dalla Legge.
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Ergastolo ostativo: quanto dura [ torna al menu ]
Come abbiamo già visto, almeno inizialmente l’accesso ai benefici per il condannato all’ergastolo ostativo era possibile solo se questo dimostrava di collaborare con la giustizia.
Recentemente la Corte Costituzionale (sentenza n. 253 del 2019 – clicca qui se vuoi leggerla) ha affermato che anche l’ergastolano ostativo potrà beneficiare dei permessi premio pur non avendo collaborato con la giustizia.
Sulla base di tale pronuncia il recente D.L. n. 162/2022 ha previsto la possibilità per i condannati all’ergastolo ostativo, anche senza collaborazione con la giustizia, di ottenere i benefici previsti dalla Legge purché i condannati dimostrino (in sintesi) l’adempimento delle obbligazioni civili e degli obblighi di riparazione pecuniaria conseguenti alla condanna ed alleghino elementi che consentano di escludere l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata.
Fine pena mai significato [ torna al menu ]
Proprio perché l’ergastolo ostativo almeno inizialmente precludeva totalmente l’accesso ai benefici previsti dalla Legge se non in caso di collaborazione con la giustizia è stata coniata l’espressione “fine pena mai” oppure “carcere a vita”.
Secondo l’art. 27 della Cost. le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
È in forza di tale disposizione e dei recenti orientamenti della Corte Costituzionale che negli ultimi anni l’ergastolo ostativo, ha conosciuto delle mitigazioni al fine di consentire al detenuto l’accesso ai benefici previsti dalla Legge.
Ergastolo ostativo: 41 bis [ torna al menu ]
Non di rado capita che si faccia confusione tra l’ergastolo e l’art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario.
L’ergastolo come detto è una pena. Il cosiddetto 41 bis è una disposizione che prevede un particolare regime carcerario, noto anche come “carcere duro”.
Non è un caso che molti dei condannati all’ergastolo ed in particolare all’ergastolo ostativo vengano sottoposti a tale regime.
Il 41 bis viene ad ogni modo applicato in casi eccezionali di rivolta o di altre gravi situazioni di emergenza per alcuni detenuti condannati o in custodia cautelare in carcere per reati di criminalità organizzata, terrorismo, eversione e altri tipi di reato.
Ergastolo ostativo: conclusioni [ torna al menu ]
Se hai letto attentamente l’articolo avrai ormai capito cos’è l’ergastolo ostativo e quali differenze ci sono con l’ergastolo semplice.
L’ergastolo ostativo (clicca qui se vuoi approfondire) è la pena più grave in assoluto prevista dal nostro ordinamento.
Solo in casi eccezionali ti sarà concesso di usufruire dei benefici che potranno alleggerire il periodo di espiazione della pena. In altri casi non ti sarà concesso alcun beneficio.
Se hai un procedimento penale in corso e rischi che ti venga applicata la pena dell’ergastolo, contattami.
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