Registrare una conversazione è legale?

Una domanda che suscita molta curiosità è: “registrare una conversazione è legale?”.
La risposta varia a seconda delle circostanze del caso concreto che possono rendere questo comportamento del tutto lecito oppure no.
Infatti la differenza tra una registrazione lecita e una illecita è determinata sia dalle modalità con cui viene effettuata, sia dal luogo in cui avviene la conversazione che si intende registrare.
Approfondiamo meglio la questione.

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Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo cercherò di rispondere alla domanda “registrare una conversazione è legale?” spiegando in quali casi questo comportamento configura o meno un reato.
Iniziamo.

 
 

Registrare una conversazione è legale? [ torna al menu ]

Registrare una conversazione di nascosto è un comportamento lecito ma soltanto in presenza di alcune condizioni. A fare la differenza sono, infatti, le modalità con cui si registra e i luoghi in cui avviene.
Per quanto riguarda le modalità, registrare una conversazione è legale esclusivamente se si tratta di una conversazione alla quale si partecipa. Di conseguenza è reato registrare una conversazione se non si è uno degli interlocutori. Per quanto riguarda i luoghi, invece, è reato registrare una conversazione nei luoghi di privata dimora del soggetto che non è a conoscenza della registrazione.
La divulgazione della registrazione è sempre vietata.

 

Registrare una conversazione nei luoghi di privata dimora [ torna al menu ]

Indipendentemente dalla partecipazione alla conversazione, è reato registrare una conversazione nei luoghi di privata dimora. Ovviamente si fa riferimento ai luoghi di privata dimora del soggetto ignaro della registrazione e non a quelli del soggetto che effettua la registrazione.
L’abitazione e le sue pertinenze cioè luoghi come il giardino, la cantina o il garage sono luoghi di privata dimora (clicca qui per approfondire ulteriormente).
Ad essere consierati luoghi di privata dimora sono anche tutti quei luoghi in cui le persone compiono atti della vita privata come, ad esempio, il posto di lavoro.

 

Registrare una conversazione nei luoghi pubblici [ torna al menu ]

La Legge non consente di registrare conversazioni nei luoghi di privata dimora. Invece registrare una conversazione è legale nei luoghi pubblici o aperti al pubblico? Si, sempre rispettando la condizione della partecipazione alla conversazione che si intende registrare. I luoghi pubblici, di proprietà dello Stato, delle Regioni, delle Province o dei Comuni sono tutti quei luoghi accessibili liberamente da parte di chiunque come, ad esempio, strade o piazze. I luoghi aperti al pubblico, invece, di proprietà dei privati, sono tutti quei luoghi ai quali è possibile accedere solo rispettando alcune condizioni come, ad esempio, il pagamento di un biglietto. Sono luoghi aperti al pubblico i cinema, i teatri, i ristoranti, i bar e così via.

 

Registrare una conversazione in ufficio [ torna al menu ]

Il posto di lavoro, a meno che non si tratti di un’attività commerciale aperta al pubblico, è considerato un luogo di privata di dimora. L’ufficio o lo studio professionale di un qualsiasi professionista rientrano, infatti, in questa categoria e, come anticipato, non è consentito registrare una conversazione nei luoghi di privata dimora.
Tuttavia è bene sapere che esistono delle eccezioni. Nello specifico, la Legge consente di registrare conversazioni sul luogo di lavoro esclusivamente per tutelare i propri diritti. Ad esempio, il dipendente che riceve minacce dal proprio capo o è vittima di mobbing da parte dei colleghi può registrare una conversazione e utilizzarla come prova nel processo penale.
La divulgazione della registrazione è vietata anche in questi casi.

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Registrare una conversazione a scuola [ torna al menu ]

Registrare una conversazione è legale anche a scuola, sempre e solo nel caso in cui si partecipa alla conversazione.
Anche negli istituti scolastici e nelle università, infatti, può essere avvertita la necessità di registrare una conversazione per tutelare i propri diritti. Un alunno o uno studente universitario possono registrare un’interrogazione o un esame con i propri docenti per dimostrare, ad esempio, il corretto svolgimento e l’errata valutazione degli stessi.
La registrazione, anche in questi casi, non può essere divulgata.

 

Le registrazioni valgono come prova? [ torna al menu ]

Dopo aver chiarito in quali casi registrare una conversazione è legale, ci si deve chiedere se è possibile utilizzare le registrazioni nel processo penale. E se si, quale valore hanno?
Tutte le registrazioni effettuate in modo lecito, e quindi di conversazioni alle quali si partecipa e che non avvengono nei luoghi di privata dimora oppure sono necessarie per tutelare i propri diritti, possono essere utilizzate all’interno di un processo penale come prova. Sarà poi il Giudice a valutare il contenuto della registrazione e a decidere come utilizzarla per prendere la propria decisione.
Non è assolutamente ammesso l’utilizzo, all’interno di un processo, di alcuna registrazione se effettuata o ottenuta in violazione della legge.

 

Registrare una conversazione è legale? Conclusioni [ torna al menu ]

Se hai letto attentamente l’articolo avrai trovato la risposta alla domanda: “registrare una conversazione è legale?” Infatti registrare una conversazione nel rispetto di alcune condizioni non è reato.
Se dovessi avere ancora dei dubbi su quando poter registrare una conversazione o sul fatto che sia possibile utilizzarla in un processo penale, è bene che tu ti rivolga a un Avvocato penalista.
Se ti è stato contestato un reato per aver registrato una conversazione ed hai bisogno di un Avvocato penalista contattami.

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