Avvocato è legale coltivare marijuana in casa?
Si tratta di una domanda molto interessante che i più curiosi possono porsi anche al fine di comprendere quando è possibile coltivare cannabis in casa senza correre particolare rischi.
Coltivare marijuana è infatti un illecito ma in alcuni casi costituisce un vero e proprio reato, in altri no.
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo ti spiegherò se è legale la coltivazione di cannabis in Italia oltre a spiegarti se è legale coltivare marijuana in casa e quante piantine di marijuana è possibile detenere.
Ora mettiti comodo e scopriamo se è legale coltivare marijuana in casa.
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È legale la coltivazione di cannabis in Italia? [ torna al menu ]
La legge di riferimento è il D.P.R. 309/1990. L’art. 73 (clicca qui se vuoi leggerlo) dello stesso decreto punisce “chiunque coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre o mette in vendita, distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa o spedisce in transito, consegna per qualunque scopo sostanze stupefacenti.
Anche la coltivazione pertanto rientra tra le condotte vietate dalla norma.
Tuttavia l’art. 73 nel prevedere ciò che la Legge vieta distingue nettamente tra droghe pesanti (tra cui ad esempio la cocaina) e droghe leggere (tra cui la marijuana).
Più avanti vedremo qual è la pena prevista per la coltivazione di marijuana.
Coltivare marijuana: quando non è reato? [ torna al menu ]
Appurato che coltivare marijuana è un illecito vediamo quando non è reato.
Secondo la Cassazione non integra il reato di coltivazione di stupefacenti, una condotta di coltivazione svolta in forma domestica, utilizzando tecniche rudimentali e uno scarso numero di piante, da cui ricavare un modestissimo quantitativo di prodotto se non ci sono significativi indici di un inserimento nel mercato illegale (Cass. n. 12348/2020).
Quindi nel caso in cui sussistano queste circostanze non verrà contestato il reato ma l’uso personale ossia un illecito amministrativo e verranno al massimo applicate le sanzioni previste dall’art. 75 D.P.R. 309/1990.
A questo punto il lettore curioso potrebbe chiedersi: per non far scattare il penale quante piante di Maria si possono tenere?
Quante piantine di marijuana si possono tenere? [ torna al menu ]
In realtà non esiste infatti un numero preciso di piantine che è possibile tenere in casa, ma la sentenze della Corte di Cassazione hanno dettato dei parametri ai quali far riferimento.
La Cassazione ha infatti ritenuto che “Integra una coltivazione domestica non punibile la messa a coltura di undici piantine di marijuana, collocate in vasi all’interno di un’abitazione, senza la predisposizione di accorgimenti, come impianti di irrigazione e/o illuminazione, finalizzati a rafforzare la produzione, le quali, consentono l’estrazione di un quantitativo minimo di sostanze stupefacente ragionevolmente destinata all’uso personale” (Cass. n. 6599/2021).
Precisiamo tuttavia che si tratta di una singola pronuncia e che ogni caso è a sé e va valutato approfonditamente.
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Cosa si rischia a coltivare cannabis? [ torna al menu ]
Il quarto comma dell’art. 73 del D.P.R. 309/1990, prevede la pena della reclusione da due a sei anni e la multa da euro 5.164 a 77.468 per chi coltiva marijuana.
Come abbiamo già visto in alcuni casi coltivare marijuana non è reato. Pertanto tale pena è applicabile solo nel caso in cui venga dimostrato che la coltivazione della marijuana sia finalizzata allo spaccio.
In altre ipotesi se il fatto viene ritenuto di lieve entità (in base alle circostanze, alle modalità dell’azione, alla quantità o qualità delle sostanze) potrà essere riconosciuto il quinto comma dell’art. 73 del D.P.R. 309/1990. In quest’ultima ipotesi il Giudice potrà anche pronunciare una sentenza di assoluzione per tenuità del fatto in base all’art. 131 bis c.p.
Se invece dovesse essere riconosciuto l’uso personale verranno applicate le sanzioni previste dall’art. 75 del D.P.R. 309/1990 tra cui la sospensione della patente di guida, la sospensione della licenza di porto d’armi, la sospensione del passaporto e la sospensione del permesso di soggiorno se cittadino extracomunitario.
È legale la coltivazione di cannabis terapeutica? [ torna al menu ]
Questa è una domanda alla quale la Cassazione ha risposto recentemente. Secondo la Corte: “Non è reato coltivare due piantine di cannabis a scopo terapeutico in quanto trattasi di una mera attività domestica che porta ad ottenere un modesto quantitativo di sostanza” (Cass. n. 2388/2022).
Il caso riguardava un’attività non abituale di coltivazione, intrapresa in forme del tutto rudimentali e per fini personali su due vasi collocati in un balcone della propria abitazione, con un numero esiguo di piante ed un modesto quantitativo di principio attivo da esse ricavabile. Pertanto la coltivazione di cannabis terapeutica non è reato ma uso personale sempre che non vi siano elementi da far presumere che la sostanza stupefacente sia destinata allo spaccio.
È legale coltivare marijuana in casa? Conclusioni [ torna al menu ]
Se hai letto attentamente l’articolo ti sarai finalmente dato una risposta alla domanda “è legale coltivare marijuana in casa?”
Coltivare marijuana in casa è infatti un illecito ma in alcune ipotesi non costituisce reato.
Bisognerà guardare alle circostanze del caso concreto, se si tratta di un’attività domestica rudimentale finalizzata all’uso personale oppure di un’attività organizzata finalizzata allo spaccio.
Tuttavia anche nel primo caso verranno applicate delle sanzioni amministrative perché coltivare marijuana è pur sempre illegale anche se non costituisce reato.
Se ti hanno trovato marijuana in casa e vuoi sapere come difenderti, contattami.
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