Violazione degli obblighi di assistenza familiare: è reato?

violazione degli obblighi di assistenza familiare

La violazione degli obblighi di assistenza familiare è un reato che può essere consumato attraverso condotte diverse.
Ciò è tanto vero che molteplici disposizioni, nel nostro codice penale, prevedono tale illecito.
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo ti parlerò del reato previsto dall’art 570cp nonché dall’articolo 570 bis cp della pena e prescrizione e di cosa fare in caso di violazione degli obblighi di assistenza familiare.

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La violazione degli obblighi suddetti configura un reato proprio, in quanto può essere commesso solo da un membro della famiglia in capo al quale sussistano obblighi di assistenza familiare.
Le norme sono poste a tutela delle esigenze economiche ed assistenziali dei familiari, venendo in rilievo i singoli rapporti tra i membri della famiglia.
Più avanti tenteremo di rispondere a più domande tra le quali anche le seguenti: cosa si rischia con l’art 570? E cosa dice l’art 570 bis cp?

 
 

Quali sono gli obblighi di assistenza familiare? [ torna al menu ]

Prima di analizzare le condotte idonee ad integrare il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare va compreso quali siano tali obblighi.
Gli obblighi nascenti dal matrimonio riguardano il legame coniugale e sono, ai sensi dell’articolo 143 c.c.:
la fedeltà; l’assistenza morale e materiale; la collaborazione nell’interesse della famiglia e la coabitazione.
La nascita di un figlio inoltre fa sorgere in capo ai coniugi che diventano genitori altri obblighi. In questo caso gli obblighi sono determinati dall’articolo 147 c.c. e consistono nel dover mantenere, istruire, educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni.

 

L’art 570 cp [ torna al menu ]

L’art 570 cp prevede che chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque tenendo una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale, alla tutela legale o alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da centotre euro a milletrentadue euro.
Queste pene si applicano congiuntamente a chi:
– malversa o dilapida i beni del figlio minore o del coniuge;
– fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore, ovvero inabili al lavoro, agli ascendenti o al coniuge, il quale non sia legalmente separato per sua colpa.

 

L’art 570 cp: procedibilità [ torna al menu ]

Prima di analizzare la procedibilità del reato in oggetto è necessario analizzare la distinzione tra reati procedibili a querela di parte e reati procedibili d’ufficio.
Alcuni reati vengono infatti definiti “perseguibili a querela di parte” perché è assolutamente necessario proporre una querela per chiedere la punizione del presunto colpevole. Senza la querela non inizierà alcun processo.
Questa categoria di reati si differenzia dai cd. reati “procedibili d’ufficio” per i quali la presentazione di un atto di querela non è necessaria per instaurare un procedimento penale.
Il reato previsto dall’articolo 570 cp è un reato perseguibile a querela di parte, salvo alcune eccezioni specificamente previste dalla norma. Ciò significa che la persona offesa dal reato dovrà necessariamente presentare un atto di querela per fare in modo che inizi un procedimento penale a carico del presunto colpevole.

 

L’art 570 cp: prescrizione [ torna al menu ]

Per quanto concerne la prescrizione si ritiene necessario effettuare una breve premessa.
La prescrizione è una causa estintiva del reato che si verifica nei casi in cui non si sia ancora stata emessa una sentenza definitiva nei confronti dell’imputato entro un dato termine temporale individuato dalla Legge.
Il termine è pari (in assenza di atti interruttivi) alla pena prevista per ogni singolo reato, ma non può essere inferiore ai sei anni in caso di delitto e quattro anni in caso di contravvenzione.
Il reato di cui all’art 570 cp prevede la pena della reclusione inferiore a sei anni.
Pertanto il termine di prescrizione previsto per il predetto reato sarà pari a sei anni (sette anni e sei mesi nel caso in cui siano presenti atti interruttivi della prescrizione).

 

Assegno di mantenimento e assegno divorzile [ torna al menu ]

Esaminiamo ora i concetti di assegno di mantenimento e assegno di divorzio per poi procedere ad analizzare l’art 570 bis cp.
L’assegno di mantenimento un provvedimento economico che viene assunto dal giudice in sede di separazione tra i coniugi e consiste nel versamento di una somma di denaro, suscettibile di revisione nel tempo, al coniuge economicamente debole o agli eventuali figli nati dal matrimonio
L’assegno di divorzio invece deve essere versato dopo il divorzio dei coniugi, se vi sono determinate condizioni.
Esso deve essere corrisposto, solo quando il coniuge, con reddito più basso, non riesce a mantenersi e non è di condizioni di poter lavorare.
Inoltre, se il primo è quasi automaticamente attribuito laddove ne sussistano i presupposti, l’assegno di divorzio sconta una valutazione più severa.
La persona non esperta di diritto potrebbe a questo punto chiedersi: cosa succede al coniuge che non paga il mantenimento?

Obiettivo primario dello Studio Legale Penale di Roma fondato dall’Avvocato penalista Mattia Fontana, è quello di garantire la miglior difesa e tutela per i propri assistiti.
Se necessiti di un Avvocato esperto in diritto penale a Roma contattami per una consulenza.

 

L’art 570 bis cp [ torna al menu ]

L’art 570 bis cp è rubricato “violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione o di scioglimento del matrimonio“.
Si tratta di una norma che estende l’applicabilità dell’art 570 cp a condotte di natura più marcatamente economica.
L’articolo prevede che le pene previste dall’articolo 570 cp si applicano al coniuge che si sottrae all’obbligo di corresponsione di ogni tipologia di assegno dovuto in caso di scioglimento, di cessazione degli effetti civili o di nullità del matrimonio ovvero vìola gli obblighi di natura economica in materia di separazione dei coniugi e di affidamento condiviso dei figli.

 

Art 570 bis: procedibilità [ torna al menu ]

Abbiamo già spiegato cosa si intende con il termine “procedibilità”.
È stato anche precisato come il reato previsto dall’articolo 570 cp sia un reato perseguibile a querela di parte, salvo alcune eccezioni.
Per quanto concerne invece reato previsto dall’articolo 570 bis cp, si tratta di un reato procedibile d’ufficio. Ciò significa che la persona offesa dal reato non dovrà necessariamente presentare un atto di querela per fare in modo che inizi un procedimento penale a carico del presunto colpevole, ma sarà sufficiente una segnalazione da parte di chiunque, anche un qualsiasi cittadino.

 

Art 570 bis: prescrizione [ torna al menu ]

Come è stato già anticipato, il termine necessario a far prescrivere un reato dipende dalla singola pena prevista.
Anche il reato di cui all’art 570 bis cp prevede la pena della reclusione inferiore a sei anni.
Pertanto, come per il reato previsto dall’art 570 cp, il termine di prescrizione sarà pari a sei anni (sette anni e sei mesi nel caso in cui siano presenti atti interruttivi della prescrizione).
Poste tali premesse, è il caso ora di domandarsi: come fare una denuncia per mancato mantenimento?

 

Violazione degli obblighi di assistenza familiare: denuncia o querela? [ torna al menu ]

La proposizione di un atto di denuncia o di una querela dipende strettamente dalla tipologia di condotta tenuta dal presunto responsabile e dal reato che si vuole contestare.
Laddove si ritenesse configurato il reato previsto dall’art 570 cp, la persona offesa dovrà presentare un atto di querela al fine di richiedere la punizione dell’autore del reato, salvo alcune specifiche eccezioni.
Se invece la condotta tenuta dal responsabile è di natura prettamente economica, si potrà configurare il reato previsto dall’art 570 bis cp. A tal proposito potrà essere presentata anche una denuncia non essendo necessaria la querela.
Per tali ragioni, al fine di non sbagliare, ti consiglio sempre di rivolgerti ad un Avvocato penalista.

 

Violazione degli obblighi di assistenza familiare: assoluzione [ torna al menu ]

Appurato cosa significhi violare gli obblighi di assistenza familiare deve ora essere compiuto un ulteriore passo. È necessario chiedersi se le difficoltà economiche in cui versi il coniuge possono escludere la sussistenza del reato di violazione degli obblighi di assistenza.
Secondo la Suprema Corte, in tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, l’incapacità economica dell’obbligato, intesa come impossibilità di far fronte agli adempimenti sanzionati dall’articolo 570 cp, deve essere assoluta. Deve cioè integrare una situazione di persistente, oggettiva e incolpevole indisponibilità di introiti. In ogni caso integra il reato anche l’inadempimento parziale dell’obbligo di corresponsione dell’assegno alimentare quando le somme versate non consentano ai beneficiari di far fronte alle loro esigenze fondamentali di vita, quali vitto, alloggio, vestiario ed educazione (Cass. n. 9430/2019).

 

Violazione degli obblighi di assistenza familiare: conclusioni [ torna al menu ]

La violazione degli obblighi di assistenza familiare (clicca qui se vuoi approfondire ulteriormente) come visto, è un reato posto a tutela delle esigenze economiche ed assistenziali dei familiari.
La condanna per tale reato, in specifiche ipotesi, può portare all’applicazione di sanzioni ulteriori come la sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale.
Per questo motivo, ti consiglio di rivolgerti ad un Avvocato penalista che sappia darti le giuste indicazioni anche in vista di un eventuale processo penale.
Se sei indagato per aver commesso il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare oppure ne sei vittima, contattami.

Per ulteriori approfondimenti visita l’apposita sezione del sito dedicata ai reati contro la persona.

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