Rapina: il reato di cui all’art 628 cp

rapina

Rapina, furto, estorsione sono tutti reati posti a tutela del patrimonio, la cui commissione può portare a conseguenze piuttosto sfavorevoli tanto per l’indagato quanto per la vittima. La rapina, in particolare è un reato previsto e punito dall’art 628 cp.
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo ti parlerò del reato di rapina previsto dall’art 628 cp, della pena per rapina, della rapina aggravata, della rapina impropria e della differenza tra furto e rapina.

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Il reato di rapina appartiene alla categoria dei reati contro il patrimonio.
Bene giuridico tutelato dalla norma è il patrimonio ma anche la sicurezza del singolo individuo.
All’interno dell’articolo spigheremo in cosa consiste questo reato oltre a rispondere a specifiche domande tra cui: quanto si rischia per una rapina?
Ma scendiamo nel dettaglio.

 
 

Rapina: significato [ torna al menu ]

Il reato di rapina consiste nell‘ impossessamento di un bene mobile altrui, al fine di trarre un profitto realizzato mediante violenza o minaccia.
Si tratta di un reato che combina elementi dei reati di furto e di violenza privata.
Già da questa breve introduzione è possibile tracciare la linea di confine tra il reato di furto ed il reato oggetto del presente articolo (di cui tratteremo più avanti).
Il furto infatti consiste nella sottrazione di un bene a chi lo detiene, con il fine di trarne profitto, senza che venga posta in essere alcuna violenza o minaccia contro la vittima.
La violenza o la minaccia cui abbiamo accennato, possono essere poste in essere immediatamente, per appropriarsi della cosa, al fine di vincere la resistenza della persona offesa. Si parla in questo caso di rapina propria. Se invece violenza o minaccia sono poste in essere successivamente alla sottrazione, al fine di assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa o per procurare a sé o ad altri l’impunità si parlerà di rapina impropria.
Va inoltre precisato che la violenza e la minaccia devono essere tali da coartare completamente la volontà della vittima. Se così non fosse verrebbe configurato il reato di estorsione.

 

L’art 628 cp [ torna al menu ]

L’art 628 cp punisce chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene.
L’articolo suddetto punisce altresì chi adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione, per assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa sottratta o per procurare a sé o ad altri l’impunità.
L’art 628 prende poi in considerazione una serie di circostanze aggravanti la cui sussistenza fa si che si configuri il reato di rapina aggravata.
Il reato di cui all’art 628 cp è un reato procedibile d’ufficio. Ciò vuol dire che non è indispensabile che la persona offesa presenti una querela per chiedere la punizione del presunto responsabile. Il procedimento penale potrà iniziare anche a seguito di una denuncia o di una segnalazione presentata da chiunque (ad es. un passante).

 

Pena per rapina [ torna al menu ]

La pena prevista dall‘art 628 cp per il reato di rapina è la reclusione da cinque a dieci anni e la multa da 927 a 2500 euro.
Nel caso di rapina aggravata invece la pena è la reclusione da sei a venti anni e la multa da 2000 a 4000 euro.
Nel caso in cui invece concorrano più circostanze aggravanti la pena è della reclusione da sette a venti anni e della multa da 2500 a 4000 euro.
Inoltre nel caso in cui si venisse indagati per aver commesso questo reato è possibile che il Pubblico Ministero chieda al G.I.P. l’applicazione di una misura cautelare, carcere compreso.

 

Rapina impropria [ torna al menu ]

La rapina impropria viene presa in considerazione dal secondo comma dell’art 628 cp, il quale stabilisce che venga applicata la stessa pena rispetto alla rapina propria, quando la violenza o la minaccia sono adoperate immediatamente dopo la sottrazione per assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa o l’impunità.
Un esempio chiarirà meglio questo concetto. Se dai un pugno ad un passante al fine di impossessarti del suo portafoglio commetterai il reato di rapina propria in quanto la violenza costituisce il mezzo per appropriarti della cosa.
Facciamo invece l’esempio in cui il malvivente si appropri del portafoglio della persona senza utilizzare alcuna violenza. Immediatamente dopo la vittima si accorge di essere stata derubata. Se il ladro la colpisce con un pugno così da facilitare la sua fuga, commetterà il reato di rapina impropria.
La differenza è solo concettuale, posto che la pena applicabile in concreto sarà la medesima.

Obiettivo primario dello Studio Legale Penale di Roma fondato dall’Avvocato penalista Mattia Fontana, è quello di garantire la miglior difesa e tutela per i propri assistiti.
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Rapina aggravata [ torna al menu ]

La rapina si dice aggravata nel caso in cui ricorrano le circostanze aggravanti previste dall’art 628 cp. Ciò avviene quando: la violenza o la minaccia è commessa con armi o da persona travisata o da più persone riunite; la violenza consiste nel porre qualcuno in stato di incapacità di volere o di agire; la minaccia o la violenza vengono poste in essere da persona che fa parte di un’associazione mafiosa; il fatto è commesso in luoghi di privata dimora o in luoghi da ostacolare la pubblica o la privata difesa; il fatto è commesso all’interno di mezzi di trasporto pubblico; il reato è commesso nei confronti di persona che sta per usufruire o abbia appena usufruito dei servizi di istituti di credito, uffici postali o sportelli automatici adibiti al prelievo di denaro; il reato è commesso nei confronti di persona ultrasessantacinquenne.

 

Rapina a mano armata [ torna al menu ]

Quando la violenza o la minaccia sono commesse con armi si parla di rapina a mano armata. Si tratta pertanto di un’ipotesi aggravata e non di una fattispecie autonoma di reato.
La pena prevista è quella della reclusione da sei a venti anni e la multa da 2000 a 4000 euro.
Secondo la Corte di Cassazione non è necessario che l’arma sia vera, ma può trattarsi anche di un’arma giocattolo, purché la canna non sia ostruita da un tappo rosso. Secondo la Corte infatti, ciò che rileva è l’effetto intimidatorio che l’arma provoca nella vittima (Cass. n. 4712/2017).
L’aggravante ricorre inoltre quando l’arma viene mostrata alla vittima del reato anche se non materialmente brandita e puntata contro la stessa. Viceversa simulare di avere un’arma con se sotto la giacca, non sarebbe sufficiente per la contestazione della aggravante in esame.

 

Rapina tentata [ torna al menu ]

Alcuni reati non vengono configurati nella loro interezza ma l’azione criminosa si interrompe allo stadio del tentativo.
Ma quando si configura la tentata rapina?
Il tentativo si configura quando, nonostante chi agisce abbia posto in essere la condotta descritta dalla norma, l’evento non si realizza, pertanto il reato rimane nella forma tentata.
La tentata rapina si ha quando chi agisce, tenta di sottrarre la cosa a chi la detiene, ponendo in essere violenza o minaccia contro la vittima, senza tuttavia riuscire nell’intento.
Il tentativo comporta la riduzione della pena da un terzo a due terzi.
In tal caso quindi chi ha tentato di rapinare qualcuno senza tuttavia riuscire nell’intento, rischierà una pena minore rispetto a quella prevista dall’art 628 cp.

 

Rapina: prescrizione [ torna al menu ]

Per prescrizione si deve intendere causa estintiva del reato che si verifica nei casi in cui non si sia ancora stata emessa una sentenza definitiva nei confronti dell’imputato entro un dato termine temporale individuato dalla Legge.
Il termine è pari (in assenza di atti interruttivi) alla pena prevista per ogni singolo reato, ma non può essere inferiore ai sei anni in caso di delitto e quattro anni in caso di contravvenzione.
Il reato di rapina prevede, per l’ipotesi base, la pena della reclusione, nel massimo, di dieci anni.
Trattandosi di un delitto il termine di prescrizione del reato di rapina sarà pari a dieci anni (dodici anni e sei mesi nel caso in cui siano presenti atti interruttivi della prescrizione).
Il termine di prescrizione sarà più alto per le ipotesi più gravi previste dalla norma.
La pena della reclusione pari a venti anni prevista per il reato di rapina aggravata invece, la rendono di fatto un reato imprescrittibile.

 

Differenza tra furto e rapina [ torna al menu ]

All’apparenza si potrebbe pensare che i due reati abbiano molte similitudini. Non è così. Nel reato di furto (clicca per saperne di più) infatti non vi è alcuna violenza contro la vittima. Il reato si configura con la sottrazione e l’impossessamento del bene rubato. La rapina richiede invece qualcosa in più. L’autore del reato deve infatti aver esercitato contro la persona offesa violenza o minaccia o per assicurarsi il bene oppure immediatamente dopo la sottrazione al fine di assicurarsi il bene o l’impunità.
Qualche similitudine in più è ravvisabile tra la rapina ed il furto con strappo. Questa tipologia di furto richiede infatti che la sottrazione sia avvenuta con violenza. Ma mentre nel reato oggetto del presente articolo la violenza è rivolta direttamente contro la persona, nel furto con strappo la violenza è rivolta contro il bene.
Facciamo degli esempi per chiarire meglio alcune differenze.
Se ti impossessi di un portafoglio lasciato incustodito in un bar commetterai il reato di furto semplice. In questo caso infatti non sussistono aggravanti né elementi tali da far sì che possa essere contestato un reato diverso.
Nel caso in cui invece strappi di dosso la borsa ad una passante senza commettere contro di lei alcuna violenza commetterai il reato di furto con strappo. In questo caso la violenza è rivolta contro il bene e non contro la persona.
Nell’ipotesi in cui invece, per impossessarti della borsa di una passante, la colpisci al volto al fine di stordirla, in questo caso ti verrà contestato il reato di rapina (propria in questo caso).

 

Condanna per rapina [ torna al menu ]

La commissione di una rapina comporterà l’inizio di un procedimento penale a tuo carico. Durante le indagini preliminari il Pubblico Ministero potrà richiedere al G.I.P. l’applicazione di una misura cautelare, tra cui la custodia cautelare in carcere.
Al termine delle indagini la Procura richiederà l’archiviazione se non dovesse disporre di prove sufficienti a sostegno della tua colpevolezza. Nel caso contrario provvederà a notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari dopo il quale comincerà il vero e proprio processo.
Inoltre la rapina aggravata è uno dei reati ostativi previsti dall’art 4 bis della L. 354/1975. Questo significa che in caso di condanna per rapina aggravata l’ordine di esecuzione della pena emesso dal Pubblico Ministero non potrà essere sospeso e dovrai andare necessariamente in carcere (per approfondimenti ti consiglio questo articolo: quando e come si rischia il carcere).
Per questi reati non è infatti possibile chiedere l’applicazione di una misura alternativa alla detenzione se non dal carcere e al ricorrere di determinate condizioni.

 

Rapina: conclusioni [ torna al menu ]

Come hai potuto vedere, la rapina (art 628 cpclicca qui per prenderne visione)è un reato posto a tutela del patrimonio nonché della sicurezza della vittima.
La commissione di questo reato può portare a conseguenze piuttosto sfavorevoli sia in fase investigativa che con l’eventuale sentenza di condanna.
È allora fondamentale che tu ti rivolga al più presto ad un Avvocato penalista che ti indichi la linea difensiva più efficace in vista del processo.
Se hai un indagine in corso o devi affrontare un processo per aver commesso il reato di rapina o un altro reato contro il patrimonio oppure ne sei vittima, contattami.

Per ulteriori approfondimenti visita l’apposita sezione del sito dedicata ai reati contro il patrimonio.

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Questo articolo ha 2 commenti

  1. Andrea Alberton

    Buonasera gentile Avvocato, qualora la violenza si concentrasse sulla borsetta della povera vittima, e a causa dello strappo, la persona destinataria riportasse delle lesioni personali, magari perché trascinata, la condotta posta in essere dal ladro, integrerebbe il resto di scippo, oppure di rapina ? Buonasera, nel ringraziarla, distinti saluti

    1. Avv. Mattia Fontana

      Salve,
      la linea di demarcazione fra i due reati è lieve. Nel caso del furto con strappo l’oggetto della violenza è il bene, mentre nella rapina la violenza è rivolta direttamente alla persona. Nel caso da Lei prospettato una possibile linea difensiva potrebbe essere proprio quella di tentare di far riqualificare il fatto nel reato di furto con strappo e non in quello di rapina.
      Cordialmente
      Avv. Mattia Fontana

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