Truffa: l’art 640 cp e la pena prevista

truffa

Truffa: un termine utilizzato spessissimo nel linguaggio di tutti i giorni e che corrisponde ad una specifica fattispecie prevista dal codice penale. La truffa infatti è un reato previsto e punito dall’art 640 cp.
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo ti parlerò del reato di truffa previsto dall’art 640 cp, di cosa accade in caso di denuncia per truffa, della truffa aggravata e delle truffe online.

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Il reato di truffa è previsto dall’articolo 640 del codice penale ed appartiene alla categoria dei reati contro il patrimonio.
Bene giuridico tutelato dalla norma è il patrimonio ma anche la libera formazione del consenso dell’individuo. Come vedremo infatti, la vittima subisce un danno, dopo essere stata indotta in errore da parte del truffatore.
Ma che reato è la truffa?
Scopriamolo.

 
 

Reato di truffa [ torna al menu ]

La truffa appartiene alla categorie dei reati contro il patrimonio e più nello specifico dei reati contro il patrimonio commessi mediante frode.
Per frode si intende un atto o comportamento diretto a ledere un diritto altrui con l’inganno.
Mediante il reato di truffa il truffatore induce qualcuno in errore utilizzando artifizi o raggiri, al fine di ricavare un ingiusto profitto con altrui danno.
Il soggetto agente deve agire con lo specifico fine (dolo specifico) di ricavare un ingiusto profitto dalla propria condotta.
A differenza di altre fattispecie come il furto, la rapina o l’appropriazione indebita in cui la condotta è integralmente posta in essere dall’autore del reato, la truffa al pari dell’estorsione richiede la cooperazione della vittima. Quest’ultima infatti, dopo essere stata ingannata, compie atti di disposizione del proprio patrimonio danneggiando se stessa.

 

L’art 640 cp [ torna al menu ]

L’art 640 cp punisce chiunque con artifizi e raggiri, inducendo qualcuno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno.
In caso di truffa aggravata, come vedremo più avanti, la pena è maggiore.
Per artifizio si intende la simulazione della realtà in modo da indurre in errore la vittima. Per raggiro invece si intende la macchinazione tesa a far scambiare il falso con il vero.
Quanto ai concetti di profitto e danno invece, mentre il primo può non avere natura patrimoniale, il secondo deve essere necessariamente economico.
Ma qual è la pena prevista per il reato di truffa?

 

Truffa: pena [ torna al menu ]

La pena prevista per il reato di truffa è la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 51 a 1.032 euro.
La truffa aggravata come a breve vedremo prevede una pena maggiore. Possiamo da subito anticipare che la pena prevista è la reclusione da uno a cinque anni e della multa da 309 a 1549 euro.
Non è inoltre da escludere che nei casi più gravi, possa essere applicata anche una misura cautelare nei confronti del truffatore.
Svolte tali premesse va ora data risposta alla domanda che il lettere curioso ed inesperto di diritto potrebbe porre: quando è truffa aggravata?

 

Truffa aggravata [ torna al menu ]

La truffa aggravata si configura nell’ipotesi in cui sussista una delle circostanza aggravanti previste dall’art 640 cp.
In particolare si configura questa fattispecie quando il fatto è commesso a danno dello stato o di un altro ente pubblico o dell’Unione Europea o con il pretesto di far esonerare qualcuno dal servizio militare; se il fatto è commesso ingenerando nella persona offesa il timore di un pericolo immaginario o l’erronea convinzione di dover seguire un ordine dell’autorità; quando il truffatore ha approfittato di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la difesa pubblica o privata.
In tutti questi casi la pena prevista, come già anticipato, è più severa rispetto all’ipotesi semplice. La pena è infatti quella della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 309 a 1549 euro.

 

Truffa ai danni dello stato [ torna al menu ]

Come visto, la truffa ai danni dello stato costituisce un’ipotesi aggravata.
Oltre le circostanze aggravanti suddette è prevista un’ulteriore aggravante oggetto di un articolo differente del codice penale.
L’art 640 bis cp infatti disciplina la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Questo articolo prevede la pena della reclusione da due a sette anni e la procedibilità d’ufficio (di cui meglio tra poco) se la truffa riguarda contributi, mutui, sovvenzioni, finanziamenti, mutui agevolati, o erogazioni dello stesso tipo concessi o erogati da parte dello stato, di altri enti pubblici o da Comunità europee.

 

Truffa: procedibilità [ torna al menu ]

Il reato di truffa è punibile a querela della persona offesa, tranne nel caso di truffa aggravata. In tali ipotesi il reato diverrà procedibile d’ufficio.
Ma cosa significa?
Alcuni reati vengono definiti “perseguibili a querela di parte“. Per questi reati è assolutamente necessario proporre una querela per chiedere la punizione del colpevole. Senza una querela il procedimento penale non inizierà.
Questi reati si distinguono dai reati “procedibili d’ufficio” per i quali non è necessario che venga presentato un atto di querela dalla persona offesa, ma è possibile che il procedimento penale cominci a seguito di una denuncia o di una semplice segnalazione da parte di chiunque.
Il reato di truffa appartiene alla categoria dei reati procedibili a querela della persona offesa, a meno che la truffa non sia aggravata. Questo vuol dire che al di fuori di quest’ultima ipotesi, il processo penale a carico del presunto responsabile inizierà solo nel caso in cui la persona offesa decidesse di presentare una querela.

 

Truffa: prescrizione [ torna al menu ]

Per quanto concerne la prescrizione della truffa è doveroso effettuare una breve premessa.
La prescrizione è una causa estintiva del reato che si verifica nei casi in cui non si sia ancora stata emessa una sentenza definitiva nei confronti dell’imputato entro un dato termine temporale individuato dalla Legge.
Il termine è pari (in assenza di atti interruttivi) alla pena prevista per ogni singolo reato, ma non può essere inferiore ai sei anni in caso di delitto e quattro anni in caso di contravvenzione.
Il reato di truffa è un delitto, che prevede per l’ipotesi base la pena della reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 a 1.032 euro., per la truffa aggravata la reclusione da uno a cinque anni e della multa da 309 a 1549 euro.
Ciò significa che in entrambi i casi il termine di prescrizione previsto par tali tali reati sarà pari a sei anni (sette anni e sei mesi nel caso in cui siano presenti atti interruttivi della prescrizione).
Per capire ancora meglio in cosa consiste il reato di truffa è possibile fare alcuni tipici esempi.

 

Art 640 depenalizzato? [ torna al menu ]

Più di qualche cliente mi chiede se il reato di truffa sia stato depenalizzato.
Tale convinzione è del tutto errata in quanto, in passato, sono stati senz’altro depenalizzati alcuni reati ma non il reato previsto dall’art. 640 del codice penale.
Pertanto ad oggi truffare una persona continua ad essere un reato, per questo motivo la persona offesa potrà presentare una querela per chiedere la punizione del colpevole mentre in caso di truffa aggravata sarà sufficiente una semplice denuncia.

 

Truffe online più diffuse [ torna al menu ]

Attraverso internet, social network, email, chat ed altri strumenti, è divenuto sempre più semplice per le persone mettersi in contatto tra loro. La facilità di connessione ha tuttavia implementato la commissione di reati attraverso strumenti informatici. La truffa è uno tra i reati che vengono commessi sempre più spesso tramite internet ed altri mezzi tecnologici.
Il caso tipico è quello relativo all’acquisto di beni che non saranno mai spediti oppure saranno spediti con caratteristiche totalmente diverse rispetto al bene ordinato.
Si possono inoltre fare gli esempi delle prenotazioni di case vacanze inesistenti, oppure delle Associazioni no-profit inesistenti che contattano in vari modi gli utenti al fine di raccogliere fondi in modo ingannevole.
Altre truffe si fondano su rapporti di fiducia instaurati tramite internet, chat e social network. Si tratta solitamente di persone mai incontrate con le quali si intrattengono relazioni a distanza, che chiedono aiuti economici perché in difficoltà.
Ti sarà infine capitato di ricevere email nelle quali risulti vincitore o erede di importanti somme ma ti viene chiesto di versare un piccolo anticipo per alcune spese.
In questi casi il consiglio è sempre quello di riflettere su cosa si sta facendo e non agire istintivamente.
Altri utili consigli possono essere quelli di verificare le qualità del venditore o dell’associazione che vi sta chiedendo soldi; utilizzare strumenti di pagamento sicuri e tracciabili; non cliccare su link sospetti o fornire password e dati personali; avere un buon antivirus.

Obiettivo primario dello Studio Legale Penale di Roma fondato dall’Avvocato penalista Mattia Fontana, è quello di garantire la miglior difesa e tutela per i propri assistiti.
Se necessiti di un Avvocato esperto in diritto penale a Roma contattami per una consulenza.

 

Truffa del pacco [ torna al menu ]

Questo è un classico esempio di truffa realizzata mediante strumenti informatici. La vittima viene ingannata tramite un messaggio contenuto in una email nel quale viene indicato di cliccare su un link (un collegamento ipertestuale) per seguire la spedizione di un pacco in arrivo.
Può sembrare una banalità ma si pensi al caso di un utente particolarmente ingenuo che sta sul serio aspettando che arrivi un pacco.
Una volta cliccato il link oggetto della mail, il truffatore carpisce i dati sensibili contenuti nel sistema informatico al fine di compiere successive operazioni bancarie.
Si tratta quindi dello schema tipico riconducibile al phishing, che consiste nell’appropriazione indebita mediante l’inganno, di credenziali di accesso e dati personali di un utente.

 

Truffa dello specchietto [ torna al menu ]

Si tratta di una truffa abbastanza antica ed elementare ma ancora efficace. Vittime prescelte sono solitamente anziani, donne e giovani.
L’autore della truffa si trova all’interno di una vettura sul ciglio della carreggiata ed aspetta che la tua auto, con te alla guida, passi accanto alla sua. L’intento è quello di simulare un sinistro stradale, pertanto al tuo passaggio il truffatore colpirà appositamente la tua auto con un oggetto.
Sceso dalla macchina il malvivente ti dirà che hai danneggiato il suo specchietto o un altro componente della sua automobile e ti chiederà di consegnarli una somma di denaro in contanti per chiudere la vicenda.
In questo caso il consiglio è quello di non consegnare alcuna somma ma di procedere con una constatazione amichevole di incidente o chiamare le Forze dell’Ordine. Solo in tal modo il truffatore desisterà dal suo intento.

 

Truffa contrattuale [ torna al menu ]

In questa ipotesi particolare gli artifizi ed i raggiri vengono posti in essere dal truffatore in un contratto.
La stipula di quest’ultimo a condizioni sfavorevoli per la vittima, è la modalità con la quale il truffatore realizza l’ingiusto profitto.
Un esempio è rinvenibile nel caso relativo alla registrazione sul portale “Ebay” da parte di un utente, il quale, dopo aver venduto un bene, aveva provveduto alla cancellazione del proprio profilo senza spedire il bene oggetto della vendita.
La Corte di Cassazione interrogata sul punto ha chiarito che in tema di truffa contrattuale, il mancato rispetto da parte di uno dei contraenti delle modalità di esecuzione del contratto, concordate inizialmente tra le parti, unite a condotte artificiose idonee a provocare un danno con conseguente ingiusto profitto, integra l’elemento degli artifici e raggiri richiesti per la sussistenza del reato di cui all’art 640 cp.

 

Frode informatica [ torna al menu ]

Questa ipotesi rientra nella categoria dei reati informatici (clicca per sapere quali sono).
L’art 640 ter cp punisce chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico, o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti nel predetto sistema, procura a sé un ingiusto profitto con altrui danno. La pena prevista è quella della reclusione da sei mesi a tre anni e della multa da 51 a 1032 euro.
La pena è della reclusione da uno a cinque anni e della multa da 309 a 1549 euro se il fatto è commesso a danno dello stato, se il fatto produce un trasferimento di denaro o se è commesso con abuso di qualità di operatore del sistema.
È invece prevista la reclusione da due a sei anni e la multa da 600 a 3.000 euro se il fatto è commesso con furto di identità digitale in danno di uno o più soggetti.
Questa ipotesi richiama quanto disposto dalla fattispecie di cui all’art 640 cp. Tuttavia la frode informatica si discosta dalla truffa perché in quest’ultima l’induzione in errore coinvolge direttamente la vittima, nella prima investe il sistema informatico.

 

Truffa alle assicurazioni [ torna al menu ]

Il reato di truffa può essere commesso specificamente nei confronti di determinati soggetti, tra cui ad esempio gli assicuratori.
L’art 642 cp prevede il reato di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona anche denominato “frode nelle assicurazioni”.
Tale articolo punisce chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione, distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione.
Lo stesso discorso vale per chi allo stesso fine si procura una lesione personale o aggrava le conseguenze della lesione personale prodotta da un infortunio o denuncia un sinistro non accaduto ovvero distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativi al sinistro.
La pena prevista è la reclusione da uno a cinque anni.

 

Denuncia per truffa [ torna al menu ]

Come già spiegato, in alcuni casi, per far sì che inizi un processo penale a carico del truffatore è necessario che la persona offesa presenti una querela. In altre ipotesi, ad esempio in caso di truffa aggravata, la querela non è indispensabile per l’inizio del processo.
Se sei vittima di truffa e questa non è aggravata, ricordati che il termine di presentazione della querela è di tre mesi da quando sei venuto a conoscenza del fatto.
Sia nel caso in cui sia stata presentata una querela, sia nel caso di presentazione di una denuncia o di una semplice segnalazione, a breve inizierà il procedimento penale a carico del truffatore.
La Polizia Giudiziaria indagherà al fine di verificare la fondatezza della notizia di reato, raccoglierà prove ed ascolterà persone che possono aver assistito ai fatti. Solo a questo punto il Pubblico Ministero deciderà se richiedere l’archiviazione o notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

 

Truffa: conclusioni [ torna al menu ]

Come hai potuto vedere, la truffa (art 640 cpclicca qui per prendere visione dell’articolo)è un reato posto a tutela del patrimonio e della libera formazione del consenso di un soggetto.
La commissione di questo reato può portare la vittima a presentare una querela, oppure è possibile che un’altra persona denunci il truffatore alle Forze dell’Ordine.
Sia nel caso in cui tu abbia commesso una truffa, sia nel caso in cui tu ne sia vittima, è importantissimo che tu ti rivolga quanto prima ad un Avvocato penalista che ti indichi la strategia più efficace in vista del processo.
Se hai un’indagine in corso o devi affrontare un processo per aver commesso il reato di truffa o un altro reato contro il patrimonio oppure ne sei vittima, contattami.

Per ulteriori approfondimenti visita l’apposita sezione del sito dedicata ai reati contro il patrimonio.

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Questo articolo ha 12 commenti

  1. Manuela

    Buongiorno Avv Fontana,

    Ho letto che la prescrizione e’ di sei anni per un reato di truffa, che e’ un delitto.

    Il 7.03.22 ho presentato una querela penale per reato di truffa contro un mago, art 640 CP.
    Tramite internet, email, nel 2017 gli ho versato euro 1’372 tramite bonifico bancario.
    Pero’ oggi 19.01.23 ricevo dalla procura della repubblica presso il tribunale la richiesta di archiviazione:
    – la querela non e’ Tempestiva (fatti del 2017, querela del 14.3.2022).

    Trovo strano che la persona offesa (la sottoscritta) non sia tutelata.

    1. Avv. Mattia Fontana

      Salve,
      prescrizione e querela sono istituti diversi con significati diversi. La prescrizione è una causa di estinzione del reato che si verifica laddove non sia stato possibile giungere ad una sentenza irrevocabile di condanna dell’imputato entro un preciso termine temporale individuato dalla legge. Per la truffa il termine è di sei anni che diventano sette anni e sei mesi in presenza di atti interruttivi della prescrizione.
      La querela è invece una condizione di procedibilità e va presentata necessariamente entro 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che costituisce il reato.
      Nel Suo caso sebbene il reato non sia prescritto la querela risulta tardiva (dalle sue parole sembrerebbe sia stata proposta ben oltre il termine di tre mesi previsto dalla Legge) e pertanto la Procura competente ha avanzato richiesta di archiviazione.
      Cordialmente
      Avv. Mattia Fontana

      1. Enrico

        Salve! Ho una domanda che sicuramente nessuno le avrà posto.. In tribunale preferisce difendere i truffati o i truffatori?… qui nelle risposte si è visto come motiva e spiega il comportamento e le azioni da seguire in caso di truffa. Ok.. ha mai detto che non riceveranno mai 1 centesimo del danno subito, perderanno decenni prima che si sappia qualcosa ( cioè l’imputato non farà mai un anno di carcere ma solo qualche spesa legale per difendersi). Concludo… La forza è di chi è forte.. se sei così ingenuo da farti truffare lo stato ti ride in faccia.. se sei così forte da truffare lo stato ti tutela e qualsiasi avvocato preferirebbe difendere un truffatore da un truffato.. 🎤….

        1. Avv. Mattia Fontana

          Salve,
          il suo commento è troppo generico. Direi che dipende dai casi. Ad ogni modo io difendo chi si rivolge a me per tutelare un suo diritto, a prescindere dalla posizione che ricopre.
          Detto ciò se è la persona offesa a rivolgersi al mio studio certo, la prima cosa che cerco di far capire è che la giustizia è lenta e che non sempre si riesce ad ottenere quello che spetta.
          La costituzione di parte civile in un processo penale del resto è una facoltà non un obbligo. Avvertiti i miei clienti dei rischi e delle difficoltà che si possono incontrare lascio loro decidere cosa reputano più giusto fare. A volte i processi si chiudono anche con un accordo tra le parti, si rinuncia a qualcosa ma si è comunque soddisfatti.
          Cordialmente
          Avv. Mattia Fontana

  2. Gaetano

    Buongiorno avv.Mattia Fontana,dicembre 2021 sono stato truffato da una persona se presa la mia macchina di 22.700€ e non me la pagata,dopo un mese di tira e molla il 4 febbraio 2022 lo denuncio presso la stazione dei cc del mio paese dove fanno delle indagine e consegnano il tutto alla procura,ad oggi 30 gennaio 2023 non ho notizie in merito,il mio avvocato dice che i tempi della giustizia sono lunghi.Quando tempo impiega la procura a preparare un processo penale?È un anno che non ci dormo per questa cosa mi ha trovato in un periodo no della mia vita ho vergogna anche a dirlo sono stato uno stupido😪

    1. Avv. Mattia Fontana

      Salve,
      la durata di un processo penale dipende da vari fattori, primo fra tutti il carico del ruolo del Tribunale presso cui pende il procedimento.
      È fondamentale che la querela sia stata presentata correttamente e che sia stata allegata la documentazione necessaria. Dopo tali adempimenti non è possibile fare molto altro.
      Cordialmente
      Avv. Mattia Fontana

  3. Marco

    Salve,
    Richiesi un finanziamento per acquisto auto usata ( personale) . Navigando su internet mi ero imbattuto in un auto venduta da una società di fine leasing ( che poi si rivelò finta) dopo aver ricevuto la fattura proforma, feci il pagamento. Poco dopo sparirono. Con querela alla mano girai tutta alla società di finanziamento per capire se ci fosse un fondo per vittime di truffe o possibilità di cancellazione del finanziamento. Ma purtroppo in entrambi i casi con esito negativo. Ora mi ritrovo senza quell’auto e con un finanziamento da pagare per 7 anni. Questa è l’italia. Ci sono altre vie? Anche mettendo di mezzo lo stato per renderlo cancellabile?

    1. Salve,
      ha provato ad inoltrare un’istanza ex art. 335 c.p.p. al fine di verificare se pende un procedimento penale nel quale lei sarebbe la persona offesa?
      Per quanto concerne le altre problematiche ci si dovrebbe interfacciare direttamente con la società che le ha concesso il finanziamento.
      Se lo ritiene può prenotare un appuntamento presso il mio studio.
      Cordialmente
      Avv. Mattia Fontana

  4. Vito

    Salve ho subìto una truffa per acquisto pellet mai arrivato, a mia segnalazione alla Polizia postale hanno sospeso il sito. Seguirà denuncia ai CC . Secondo lei ho possibilità di recuperare la somma pagata? E in quanto tempo ? Grazie

    1. Avv. Mattia Fontana

      Salve,
      i tempi non sono brevi. Le possibilità dipendono anche dalle disponibilità economiche della persona che verrà individuata come responsabile. In ogni caso in questo momento la denuncia è senz’altro la via da percorrere.
      Cordialmente
      Avv. Mattia Fontana

  5. Emanuela

    Se mi dicono che in una indagine per truffa ai danni di un anziano che una donna ha costretto a versare a diversi nominativi soldi su carte propagate che è venuto fuori il.mio nome e il mio numero di carta ma io non ho ricevuto niente e sulle mie transazioni del.giorno che mi contestano non c è nessun movimento cosa posso fare ?

    1. Avv. Mattia Fontana

      Salve,
      si può difendere già nella fase delle indagini preliminari facendo presenti tali circostanze producendo prove che dimostrino la sua innocenza.
      Cordialmente
      Avv. Mattia Fontana

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