Giudizio immediato: cos’è e come funziona

giudizio immediato

Il giudizio immediato, noto anche come rito immediato è un istituto previsto dagli articoli 453 e successivi del codice di procedura penale.
Ma come si svolge il giudizio immediato?
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo ti parlerò di cos’è il giudizio immediato, degli articoli 453 cpp e successivi ed inoltre di come funziona e quando si applica questo rito speciale.

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Il giudizio immediato è uno dei procedimenti alternativi previsti dal codice di procedura penale.
Questo particolare rito viene instaurato solo in ipotesi specifiche che ti spiegherò tra poco.
Nel prosieguo dell’articolo tenteremo di dare risposta a numerose domande tra le quali anche alla seguente: quando si procede con giudizio immediato?

 
 

Giudizio immediato: cos’è [ torna al menu ]

Prima di comprendere qual è il significato dell’espressione “rito immediato”, è doveroso effettuare una breve premessa.
Il processo penale è l’insieme di atti processuali che conducono alla pronuncia di una sentenza.
Il processo può seguire tutte le fasi tipiche (rito ordinario) oppure strade alternative e più brevi.
Il rito immediato ad esempio, così come il giudizio direttissimo, è caratterizzato dall’assenza dell’udienza preliminare.
Si tratta infatti di un procedimento speciale azionato generalmente dal pubblico ministero, ma anche dall’imputato, con il quale viene di fatto “oltrepassata” l’udienza preliminare passando subito al dibattimento. Si procede a rito direttissimo in specifiche ipotesi che a breve vedremo.

 

Decreto giudizio immediato: quando viene emesso [ torna al menu ]

Il rito immediato viene chiesto in casi ben delineati dalla Legge.
La richiesta deve essere avanzata dal P.M. al Giudice per le indagini preliminari, entro 90 giorni dall’iscrizione della notizia di reato nel relativo registro.
Quando la prova appare evidente il pubblico ministero chiede il giudizio immediato se l’indagato è stato interrogato sui fatti dai quali emerge l’evidenza della prova.
Tale rito viene chiesto anche quando a seguito di invito a presentarsi per rendere l’interrogatorio, l’indagato non sia comparso.
Da ultimo il Pubblico Ministero richiede il giudizio immediato entro 180 giorni dall’esecuzione della misura, per il reato in relazione al quale la persona sottoposta alle indagini si trova in stato di custodia cautelare.
A seguito della richiesta del P.M., il Giudice entro cinque giorni emette decreto con il quale dispone il rito immediato oppure rigetta la richiesta.
Il rito immediato, a differenza del rito direttissimo, può infine essere richiesto anche dall’imputato.
Entrambi i riti si differenziano in ogni caso dal patteggiamento e dal rito abbreviato i quali viceversa, vengono chiesti in udienza preliminare saltando di fatto il dibattimento.

 

Giudizio immediato a richiesta dell’imputato [ torna al menu ]

Come visto il rito immediato viene generalmente chiesto dal Pubblico Ministero in casi specifici.
La particolarità di questo istituto tuttavia è quella di consentire allo stesso imputato di richiedere tale rito.
Ciò può avvenire prima dell’udienza preliminare ai sensi dell’art 419, quinto comma, c.p.p.
A mente di questo articolo infatti l’imputato può rinunciare all’udienza preliminare e richiedere il rito immediato con dichiarazione presentata in cancelleria, personalmente o a mezzo di procuratore speciale, almeno tre giorni prima della data dell’udienza.
A breve vedremo per quale motivo l’imputato dovrebbe compiere una simile scelta.

 

Giudizio immediato: vantaggi [ torna al menu ]

Per questo rito, così come per il giudizio direttissimo non sono previsti specifici vantaggi per l’imputato.
La funzione fondamentale di questo istituto rimane quella di accorciare i tempi processuali saltando direttamente al dibattimento.
Come abbiamo visto però anche l’imputato può richiedere che si proceda con le forme del rito immediato. Qual è allora la ragione sottesa a tale scelta?
Si può ritenere che l’imputato compia tale scelta quando abbia prove decisive circa la propria innocenza.
Così facendo andrebbe ad accelerare i tempi con cui giungere alla assoluzione in sede dibattimentale.
Con la richiesta di rito immediato inoltre l’imputato rinuncia alla possibilità di chiedere il giudizio abbreviato o il patteggiamento.

 

Rito immediato: patteggiamento e rito abbreviato [ torna al menu ]

Il patteggiamento ed il rito abbreviato sono procedimenti speciali con natura e finalità diverse.
Vengono generalmente richiesti dall’imputato e comportano vantaggi specifici tra i quali ad esempio uno sconto sulla pena.
Questi riti possono essere chiesti in udienza preliminare, andando a saltare il dibattimento, oppure in altre ipotesi.
Sia in caso di rito immediato sia in caso di giudizio direttissimo infatti, non è preclusa all’imputato la possibilità di richiedere il rito abbreviato o il patteggiamento.
In caso di giudizio immediato la richiesta per il rito abbreviato o il patteggiamento va presentata entro quindici giorni dalla notificazione del decreto di giudizio immediato nella cancelleria del G.I.P.

 

Giudizio immediato a seguito di decreto penale di condanna [ torna al menu ]

Vi è inoltre una specifica ipotesi in cui si ricorre al rito immediato.
Nel caso in cui sia stato emesso decreto penale di condanna come abbiamo visto in un altro articolo, nel termine di quindici giorni dalla notificazione del decreto è possibile proporre opposizione mediante dichiarazione da depositare nella cancelleria del giudice per le indagini preliminari.
Con l’opposizione è possibile chiedere un rito alternativo come il rito abbreviato, la messa alla prova o il patteggiamento.
Nel caso in cui invece nell’atto di opposizione non venga avanzata alcuna richiesta, si procederà nelle forme del rito immediato (ossia si celebrerà un dibattimento ordinario senza celebrazione dell’udienza preliminare).

Obiettivo primario dello Studio Legale Penale di Roma fondato dall’Avvocato penalista Mattia Fontana, è quello di garantire la miglior difesa e tutela per i propri assistiti.
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Giudizio immediato: costituzione di parte civile [ torna al menu ]

Il rito immediato non è incompatibile con la costituzione di parte civile.
Con la costituzione di parte civile, come abbiamo visto in un altro articolo, la persona danneggiata dal reato ha la possibilità di chiedere un risarcimento del danno all’imputato.
Di regola la costituzione deve avvenire per l’udienza preliminare (o predibattimentale) oppure, laddove tale udienza non sia prevista, prima della costituzione delle parti.
Nel rito immediato quando non è stato chiesto alcun rito alternativo, la parte civile può costituirsi alla prima udienza dibattimentale utile e finché non si siano costituite le parti.

 

Qual è la differenza tra rito immediato e giudizio direttissimo? [ torna al menu ]

Il giudizio direttissimo è un rito speciale. Anche per il giudizio direttissimo, la finalità principale è quella di rendere più breve la durata del processo penale omettendo l’udienza preliminare.
Il rito direttissimo viene celebrato in tre specifiche ipotesi.
L’art 449 cpp prevede che quando una persona è stata arrestata in flagranza di un reato, il Pubblico Ministero, se ritiene di dover procedere, può presentare direttamente l’imputato in stato di arresto davanti al giudice del dibattimento, per la convalida e il contestuale giudizio, entro quarantotto ore dall’arresto.
Il Pubblico Ministero, quando l’arresto in flagranza è già stato convalidato, procede al giudizio direttissimo presentando l’imputato in udienza non oltre trenta giorni dall’arresto.
Il pubblico ministero procede inoltre al giudizio direttissimo, nei confronti della persona che nel corso dell’interrogatorio ha reso confessione.
In tal caso l’imputato libero è citato a comparire a una udienza non successiva al trentesimo giorno dalla iscrizione nel registro delle notizie di reato.
Da ultimo va precisato che il giudizio direttissimo non può essere richiesto dall’imputato.

 

Giudizio immediato: conclusioni [ torna al menu ]

Il giudizio immediato (art 453 cppclicca qui per prenderne visione) come visto, è un rito speciale la cui funzione principale è quella di accorciare la durata del processo saltando l’udienza preliminare.
A volte la richiesta di emissione del decreto che dispone il rito immediato è avanzata dal Pubblico Ministero, in altri casi è l’imputato stesso a richiedere questo procedimento.
Per questo motivo, se ti è stato notificato il decreto che dispone il rito immediato ti consiglio di rivolgerti quanto prima ad un Avvocato penalista che sappia indicarti la giusta strategia anche al fine di chiedere altri riti alternativi.
Se devi affrontare un processo con il rito immediato, contattami.

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