
Hai ricevuto una denuncia per aggressione e non sai cosa fare?
Se ti stai facendo questa domanda probabilmente ti trovi in una situazione del genere o, magari, sei semplicemente curioso.
In ogni caso è importante sapere come comportarsi e quali azioni intraprendere.
Prenditi un momento e presta attenzione perché in questo articolo ti spiegherò tutto ciò che c’è da sapere nel caso in cui dovessi ricevere una denuncia per aggressione.
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Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma.
Un cliente che ho ricevuto a studio mi ha chiesto “Avvocato, ho picchiato una persona, cosa rischio?”
Partirò, quindi, da questa domanda per parlarti dei potenziali rischi che potresti correre a seguito di una denuncia per aggressione ma soprattutto di cosa fare in questi casi.
Di seguito troverai i possibili rimedi a problematiche del genere.
Iniziamo.
- Quando viene considerata aggressione?
- Cosa succede dopo una denuncia per aggressione?
- Lesioni lievissime e lievi: procedibilità e competenza
- Lesioni di competenza del Giuidce di Pace
- Lesioni gravi e gravissime: procedibilità e competenza
- Circostanze aggravanti dell’aggressione
- Denuncia per aggressione: cosa si rischia
- Denuncia per aggressione: conclusioni
Quando viene considerata aggressione? [ torna al menu ]
Innanzitutto è bene sapere quando una determinata condotta viene considerata aggressione.
L’art. 582 del Codice Penale disciplina il reato di lesioni personali e punisce chiunque volontariamente pone in essere un comportamento idoneo a provocare una malattia nel corpo o nella mente di chi lo subisce.
Nel caso in cui si aggredisce qualcuno è possibile procurare lesioni personali di diverso tipo. La legge prevede lesioni lievissime, lievi, gravi e gravissime. A seconda della tipologia, cambiano sia le modalità attraverso le quali inizierà il vero e proprio procedimento penale sia il giudice che sarà competente a decidere nel merito.
Iniziamo allora a capire cosa succede in caso di denuncia per aggressione.
Cosa succede dopo una denuncia per aggressione? [ torna al menu ]
A seguito di un’aggressione la vittima ha tre mesi di tempo per presentare una querela (salvi i casi in cui la procedibilità è d’ufficio).
Alla denuncia è bene allegare il referto medico che contiene la prognosi, stabilita dall’ospedale, relativamente alle lesioni riportate dalla vittima.
Dalla presentazione della querela inizierà la fase delle indagini preliminari necessaria per raccogliere le prove da utilizzare nell’eventuale processo.
Concluse le indagini verrà fissata un’udienza davanti al Giudice competente. Durante il processo l’imputato potrà scegliere di procedere secondo riti alternativi, come il giudizio abbreviato o il patteggiamento, altrimenti il processo seguirà le forme del rito ordinario.
In quest’ultimo caso ci sarà la possibilità di ascoltare le testimonianze dei soggetti presenti al momento dell’aggressione.
Lesioni lievissime e lievi: procedibilità e competenza [ torna al menu ]
Le lesioni causate da un’aggressione sono considerate lievissime se la durata della malattia è inferiore a venti giorni, mentre lievi se è superiore a venti giorni ma inferiore a quaranta.
La pena prevista per le lesioni lievissime e lievi è la reclusione da sei mesi a tre anni.
Come anticipato, in questi casi per dare inizio al procedimento penale è necessario che la vittima presenti una querela entro tre mesi dall’aggressione subita e la competenza a decidere spetta al Giudice di Pace.
Si procede d’ufficio di fronte al Tribunale solo ed esclusivamente se le lesioni sono considerate gravi o gravissime oppure se ricorrono alcune circostanze aggravanti che approfondiremo più avanti.
Ma cosa si rischia quando le lesioni sono di competenza del Giudice di pace?
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Lesioni di competenza del Giuidce di Pace [ torna al menu ]
Di fronte al Giudice di Pace ci sono numerosi rimedi per risolvere i problemi causati da un’aggressione.
Come anticipato, le lesioni di competenza di questo Giudice sono procedibili esclusivamente a querela di parte e la vittima che l’ha presentata può di ritirarla in qualsiasi momento.
Ѐ possibile quindi trovare un accordo tra le parti.
L’aggressore potrebbe offrire una somma di denaro a titolo di risarcimento del danno all’aggredito, così che quest’ultimo ritiri la querela nei suoi confronti.
Non è sempre facile però giungere a un accordo perché chi ha presentato la querela potrebbe non volerla ritirare oppure potrebbe volere una somma di denaro troppo elevata per farlo, magari al di fuori delle possibilità economiche dell’aggressore.
In questi casi l’art. 35 del D. Lgs 274 del 2000 prevede l’estinzione del reato conseguente a condotte riparatorie. In parole semplici, se l’imputato dimostra di aver provveduto a riparare il danno che ha causato e il Giudice ritiene che la somma sia congrua (in relazione alle lesioni e alla capacità economica dell’imputato) dichiara estinto il reato, a prescindere dall’eventuale accettazione o meno da parte dell’aggredito.
Lesioni gravi e gravissime: procedibilità e competenza [ torna al menu ]
Le lesioni, a seguito di un’aggressione, sono considerate gravi se la durata della malattia è superiore a quaranta giorni o se provocano l’indebolimento permanente di un senso o di un organo, mentre gravissime se provocano la perdita di un arto o una mutilazione che rende l’arto inservibile, la perdita dell’uso di un organo o della capacità di procreare o, ancora, una permanente e grave difficoltà della correttezza nel parlare.
La pena prevista dall’art. 583 del Codice Penale per le lesioni gravi è la reclusione da tre a sette anni, mentre per le lesioni gravissime da sei a dodici anni.
In questi casi si procede d’ufficio e la competenza spetta al Tribunale.
Non è quindi possibile adottare gli stessi rimedi ammessi di fronte al Giudice di Pace e sarà necessario preparare, con il proprio Avvocato, la strategia difensiva migliore a seconda del caso concreto, anche al fine di contenere nel minimo la pena in caso di condanna.
Circostanze aggravanti dell’aggressione[ torna al menu ]
La procedibilità per le lesioni riportate a seguito di un’aggressione è d’ufficio e la competenza a decidere nel merito è del Tribunale anche se ricorrono alcune circostanze aggravanti (clicca qui se vuoi approfondire).
Si fa riferimento, ad esempio, ai casi in cui l‘aggressione avviene ai danni del personale che esercita una professione sanitaria o socio-sanitaria o di una persona incapace per età o per infermità.
Sono circostanze aggravanti dell’aggressione anche l’uso di armi, vale a dire l’uso di tutti gli strumenti atti ad offendere, dei quali la legge vieta il porto in modo assoluto o senza giustificato motivo.
Infine l’aggressione è aggravata anche se commessa contro il coniuge divorziato, l’altra parte dell’unione civile, se il rapporto è cessato, la persona legata all’aggressore da stabile convivenza o da relazione affettiva ormai terminata, il fratello o la sorella, l’adottante o l’adottato, il padre o la madre adottivi, il figlio adottivo o un affine in linea retta.
Denuncia per aggressione: cosa si rischia[ torna al menu ]
Ricapitolando quanto detto finora, cosa si rischia a seguito di una denuncia per aggressione?
Come avrai avuto modo di leggere, la pena può variare, da un lato, per la gravità delle lesioni provocate alla vittima, dall’altro, per le modalità dell’aggressione, oltre che per il ruolo ricoperto dall’aggredito.
La pena prevista per le lesioni lievissime e lievi è la reclusione da sei mesi a tre anni. Per le lesioni gravi, invece, si rischia la reclusione da tre a sette anni, mentre per quelle gravissime da sei a dodici anni.
Se ci sono le circostanze aggravanti precedentemente elencate il Giudice può aumentare la pena. Per alcune, l’art. 585 del Codice Penale prevede un aumento della pena da un terzo alla metà, per altre, fino a un terzo.
Denuncia per aggressione: conclusioni [ torna al menu ]
Se hai letto attentamente l’articolo avrai capito che a seguito di una denuncia per aggressione possono verificarsi varie problematiche.
Ma niente è perduto: la legge infatti prevede diversi rimedi da seguire a seconda del caso concreto.
Se sei a conoscenza che qualcuno ha presentato una denuncia per aggressione nei tuoi confronti è fondamentale che ti rivolga tempestivamente a un Avvocato penalista che possa individuare insieme a te la strategia difensiva migliore da seguire.
Se hai ricevuto una denuncia per aggressione e hai bisogno di un Avvocato penalista contattami.
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