
Controllare il cellulare del partner, spinti dalla curiosità di scoprire cosa sia nascosto al suo interno, può sembrare un’azione del tutto innocua priva di conseguenze dal punto di vista legale, ma non è così.
Infatti da tale azione può derivare la contestazione di diversi reati a seconda delle modalità di accesso e di controllo del cellulare del proprio partner. Di conseguenza quel che si rischia è l’avvio di un vero e proprio procedimento penale.
Stai cercando un Avvocato penalista ed hai bisogno di una consulenza? Contattami!
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo cercherò di rispondere a una domanda che, pur sembrando banale, non lo è, vale a dire: “È reato controllare il cellulare del partner?“.
Iniziamo.
- È reato controllare il cellulare del partner?
- Cosa rischia chi controlla il cellulare del partner?
- Controllare il cellulare del partner: conseguenze
- È reato strappare di mano il cellulare del partner?
- Controllare il cellulare del partner: prove legalmente valide
- Controllare il cellulare del partner: conclusioni
È reato controllare il cellulare del partner? [ torna al menu ]
Almeno una volta nella vita a tutti è capitato di avere la curiosità di controllare il cellulare del partner. Si tratta di un gesto che, seppur moralmente discutibile, viene fatto ingenuamente, senza interrogarsi troppo sulle possibili conseguenze legali. È bene, invece, essere consapevoli del fatto che è reato controllare il telefono del partner. Infatti all’interno del Codice Penale sono previste diverse norme che puniscono tale controllo a seconda delle modalità con cui viene effettuato e delle circostanze che ricorrono nel caso concreto. Inoltre sul tema non sono mancate numerose sentenze da parte della Corte di Cassazione.
Cosa rischia chi controlla il cellulare del partner? [ torna al menu ]
Chi decide di controllare il cellulare del partner commette un reato, ma quale? E cosa rischia?
Innanzitutto il reato che viene comunemente contestato è quello di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico previsto dall’articolo 615 ter del Codice Penale.
Questa norme punisce chi, abusivamente, si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza oppure vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo. In parole semplici, ad essere punito con la pena della reclusione fino a tre anni è sia chi accede al cellulare del proprio partner se questo è protetto da password, sia chi, anche in assenza di password, effettua un accesso contro la volontà del proprietario del cellulare.
Infine va precisato anche che conoscere il codice di sblocco del telefono non equivale ad avere l’autorizzazione ad accedervi. La legge richiede un consenso attuale e specifico.
Stai cercando un Avvocato penalista ed hai bisogno di una consulenza? Contattami!
Controllare il cellulare del partner: conseguenze [ torna al menu ]
Controllare il cellulare del partner può portare alla contestazione del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. Come anticipato, la pena prevista dall’art. 615 ter del Codice Penale è la reclusione fino a 3 anni ma, a seconda delle modalità di accesso, le conseguenze possono essere ben più gravi. Infatti in presenza di alcune circostanze aggravanti la pena è la reclusione da 2 a 10 anni. Questo avviene ad esempio quando per controllare il cellulare del partner si usa violenza, minaccia o armi oppure quando dal controllo deriva la distruzione o il danneggiamento del cellulare stesso o, ancora, la sottrazione attraverso la riproduzione dei dati contenuti al suo interno.
È reato strappare di mano il cellulare del partner? [ torna al menu ]
Se per controllare il cellulare del partner questo gli viene strappato di mano si commette un reato molto più grave e punito con pene decisamente più severe di quello analizzato finora. Infatti con una recente sentenza la Corte di Cassazione ha stabilito che chi strappa di mano il cellulare del partner per accedervi e controllare i contenuti presenti al suo interno commette il reato di rapina (Cass. n. 41125/2023).
L’articolo 628 del Codice Penale prevede la pena della reclusione da 5 a 10 anni e della multa da 927 a 2.500 euro per chi commette una rapina. Anche per questo reato sono previste delle circostanze aggravanti in presenza delle quali si rischia la reclusione da 6 a 20 anni e la multa da 2.000 a 4.000 euro.
Controllare il cellulare del partner: prove legalmente valide [ torna al menu ]
Solitamente chi decide di controllare il cellulare del partner lo fa con lo scopo di ricercare delle prove, non solo inerenti a possibili tradimenti. L’intenzione è spesso quella di procurarsi delle prove da utilizzare nell’ambito di procedimenti penali o civili. In casi del genere è bene sapere che le prove acquisite secondo queste modalità non sono utilizzabili in nessun tipo di procedimento. Infatti l’articolo 191 del Codice di Procedura Penale stabilisce che le prove acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge non possono essere utilizzate. Questa regola vale anche nell’ambito dei processi civili. Di conseguenza, chi controlla il cellulare del partner e commette un reato, anche se trova elementi che potrebbero essere potenzialmente utili non potrà utilizzarli all’interno di nessun tipo di procedimento.
Controllare il cellulare del partner: conclusioni [ torna al menu ]
Se hai letto attentamente l’articolo avrai capito come, anche da un’azione che può sembrare banale, possono derivare conseguenze molto serie. Controllare il cellulare del partner può, in effetti, comportare la contestazione di diversi reati e il conseguente rischio di pene molto severe.
Se è stato avviato un procedimento penale nei tuoi confronti per aver controllato il cellulare del tuo partner è bene che tu ti rivolge a un Avvocato penalista.
Se ti è stato contestato questo reato e hai bisogno di un Avvocato penalista contattami.
Stai cercando un Avvocato penalista ed hai bisogno di una consulenza? Contattami!