Sei stato denunciato per un furto in negozio e non sai cosa fare?
Se ti facendo questa domanda probabilmente ti trovi in una situazione del genere o, magari, sei semplicemente curioso.
In ogni caso è essenziale sapere come comportarsi in un simile contesto e quali azioni intraprendere.
Prenditi un momento e presta attenzione perché in questo articolo ti spiegherò tutto ciò che c’è da sapere su come difenderti da una denuncia per furto in negozio.
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo ti parlerò di cosa potresti rischiare in caso di furto in negozio ma soprattutto di cosa fare.
Ovviamente ti illustrerò quali sono i comportamenti da attuare per porre rimedio a questa situazione.
Iniziamo.
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Cosa si intende per furto? [ torna al menu ]
Innanzitutto è bene sapere cosa si intende per furto.
Si parla di furto quando una persona sottrae un bene a chi lo detiene, con l’intento preciso di ricavarne un profitto, per sé o per qualcun altro.
Affinché il reato sia configurato è necessario che vi sia uno spossessamento vero e proprio. Un semplice spostamento del bene da un posto all’altro non configura, infatti, il reato di furto ma al massimo il tentativo.
Non è indispensabile neanche che il bene abbia un valore economico, né tantomeno che il vantaggio ottenuto sia di natura patrimoniale, ciò che conta è che il soggetto agisca con questa specifica intenzione.
Ma cosa si rischia per furto in negozio?
Furto in negozio: cosa si rischia [ torna al menu ]
Indipendentemente dal fatto che il furto sia stato portato a termine o che vi sia stato il semplice tentativo, nella maggior parte dei casi il furto in negozio è considerato un furto aggravato.
La causa di questa circostanza aggravante è disciplinata dall‘art. 625 n. 7) del Codice Penale che prevede un aumento della pena per i furti aventi ad oggetto i beni esposti alla pubblica fede.
La pena per il furto aggravato è maggiore rispetto a quella stabilita per il furto semplice previsto dall’art. 624 del Codice Penale. Per il furto aggravato, infatti, si rischia la reclusione da due a sei anni e la multa da euro 927 a euro 1.500, mentre per quello semplice la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da euro 154 a euro 516. Tuttavia ciò non significa che questa sia necessariamente la pena che il giudice infliggerà in caso di condanna.
In effetti esistono diverse possibili soluzioni a situazioni come questa, di cui ti parlerò a breve.
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Furto in negozio: cosa fare? [ torna al menu ]
Ci sono divere strade percorribili per cercare di uscire da queste situazioni complicate.
Innanzitutto gioca a tuo favore la cosiddetta Riforma Cartabia, grazie alla quale molte tipologie di furto sono ora perseguibili solo a querela di parte. Questo aspetto rappresenta un vantaggio per chi ha commesso il reato di furto in negozio, poiché dà accesso alla possibilità di trovare un accordo con la parte lesa. In parole semplici, se offri un risarcimento del danno adeguato, la persona offesa dal reato che hai commesso potrebbe decidere di ritirare la querela presentata nei tuoi confronti e in questo modo potrai evitare il vero e proprio processo penale.
Se questa strada non risulta percorribile, perché non c’è la volontà da parte della persona offesa di rimettere la querela, si può provare a ottenere l’estinzione del reato per condotte riparatorie, come previsto dall’art. 162 ter del Codice Penale. In tal caso il Giudice può ritenere congrua la somma di denaro offerta e, di conseguenza, dichiarare estinto il reato, anche se la parte lesa non l’ha accettata.
Ulteriori alternative potrebbero essere la richiesta di messa alla prova o la richiesta di una sentenza di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto.
Cosa si rischia per un piccolo furto in negozio? [ torna al menu ]
Nei procedimenti penali per furto in negozio, soprattutto se si tratta di beni di scarso valore, è piuttosto comune ottenere una sentenza di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto. Ma cosa significa esattamente?
Quando per un reato è prevista la pena detentiva non superiore nel minimo a due anni è possibile che la punibilità venga esclusa se, per le modalità secondo le quali è stato commesso e per la lieve entità del danno o del pericolo provocato, l’offesa risulta essere particolarmente tenue e il comportamento non abituale.
Con una sentenza di esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto il Giudice non sta affermando la tua innocenza e quindi non ti sta assolvendo, semplicemente ritiene che il fatto che hai commesso è talmente lieve da giustificare una rinuncia, da parte dello Stato, alla tua punizione.
Tentato furto in negozio [ torna al menu ]
Come anticipato, il reato di furto in negozio può essere consumato o tentato.
Il furto risulta tentato se il soggetto agente, dopo aver sottratto un bene e averlo occultato, è bloccato dal personale di vigilanza dopo aver superato le casse, senza averlo pagato, ma prima di essere riuscito ad uscire dall’esercizio commerciale. In questo caso infatti il bene non è mai uscito dalla sfera di vigilanza e di controllo della persona offesa, che osservando direttamente o attraverso sistemi di videosorveglianza l’azione furtiva, poteva interromperla in qualsiasi momento (clicca qui per approfondire ulteriormente).
Ad ogni modo anche per il tentato furto in negozio ci sono delle conseguenze penali. L’art. 56 del Codice Penale prevede che per i delitti tentati si applica la stessa pena stabilita per il delitto consumato ma diminuita da un terzo alla metà.
Furto in negozio: conclusioni [ torna al menu ]
Se hai prestato attenzione durante la lettura dell’articolo avrai ormai un’idea chiara su come comportarti in caso di furto in negozio.
La prima cosa da fare è sicuramente rivolgerti sin da subito a un avvocato penalista che potrà assisterti immediatamente e aiutarti a trovare la soluzione migliore per il tuo caso.
Le opzioni a tua disposizione sono infatti numerose ma è fondamentale agire tempestivamente per evitare conseguenze negative.
Se hai commesso un furto in negozio, contattami.
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