
Le indagini preliminari rappresentano l’inizio del processo penale e tecnicamente costituiscono quello che viene detto “procedimento penale”.
Durante questa fase il Pubblico Ministero raccoglierà, anche con l’aiuto della polizia giudiziaria, le prove che serviranno per il processo.
Ma in che cosa consistono le indagini preliminari? E quanto durano?
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo ti parlerò della delle indagini preliminari, di cosa sono, di quanto durano e di cosa succede dopo questa fase.
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Gli elementi raccolti durante le indagini preliminari potrebbero consentire al Pubblico ministero di formulare una ragionevole previsione di condanna. In questo caso il P.M. farà notificare l’avviso di conclusione delle indagini ed inizierà il vero e proprio processo, altrimenti richiederà l’archiviazione.
Ma procediamo con ordine ed iniziamo a capire cosa sono le indagini preliminari.
Indagini preliminari: cosa sono [ torna al menu ]
Le indagini preliminari costituiscono la prima fase del procedimento penale. Questa fase inizia quando il Pubblico Ministero iscrive la notizia di reato e si chiude quando il P.M. esercita l’azione penale oppure ottiene l’archiviazione per la quale ha avanzato la relativa richiesta al Giudice.
Durante le indagini il Pubblico Ministero, coadiuvato dalla Polizia Giudiziaria, dovrà accertare se la notizia di reato è fondata raccogliendo le prove utili a sostenere l’accusa in giudizio.
Non tutti sanno inoltre che in base a quanto previsto dalla Legge il Pubblico Ministero deve anche compiere accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini.
Indagini preliminari: quanto durano [ torna al menu ]
Appurato cosa sono le indagini preliminari bisogna ora chiedersi: quanto durano? Secondo la Legge la durata delle indagini non può superare i diciotto mesi o, se si procede per una contravvenzione (si chiamano così i reati minori), un anno.
La durata massima è tuttavia di due anni se le indagini preliminari riguardano gravi reati tra i quali ad esempio: l’estorsione aggravata, la rapina aggravata, alcuni tra i reati sessuali, l’omicidio, l’associazione di tipo mafioso ecc..
Questo termine può essere prorogato per una sola volta e per un tempo non superiore a sei mesi.
Non sempre i termini che abbiamo visto sopra vengono rispettati alla lettera, tuttavia la Legge prevede che non possano essere utilizzati gli atti di indagine compiuti dopo la scadenza del termine per la conclusione delle indagini stabilito dalla legge o prorogato dal Giudice.
Le indagini preliminari sono segrete? [ torna al menu ]
La Legge prevede che gli atti di indagine compiuti dal Pubblico Ministero e dalla polizia giudiziaria, le richieste del Pubblico Ministero di autorizzazione al compimento di atti di indagine e gli atti del Giudice che provvedono su tali richieste sono coperti dal segreto fino a quando l’imputato non ne possa avere conoscenza e, comunque, non oltre la chiusura delle indagini.
Questo significa che se anche dovessi avere la certezza di essere indagato, non potrai vedere gli atti di indagini fino a quanto queste non saranno concluse (o prima nei casi previsti dalla Legge). Generalmente solo con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini in base all’art 415 bis cpp si avrà la possibilità di vedere tutti gli atti di indagine.
Chiusura indagini preliminari [ torna al menu ]
Al termine delle indagini se gli elementi acquisiti dal Pubblico Ministero nel corso delle stesse consentono, secondo il P.M., di formulare una ragionevole previsione di condanna, quest’ultimo fa notificare all’indagato un atto. Quest’atto è l’avviso di conclusione delle indagini in base all’art 415 bis cpp.
L’avviso contiene la sommaria enunciazione del fatto per il quale si procede, delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto, con l’avvertimento che la documentazione relativa alle indagini espletate è depositata presso la segreteria del pubblico ministero e che l’indagato e il suo difensore hanno facoltà di prenderne visione ed estrarne copia.
L’indagato ha facoltà, entro il termine di venti giorni, di presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, nonché di presentarsi per rilasciare dichiarazioni oppure chiedere di essere sottoposto ad interrogatorio.
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Indagini preliminari: archiviazione [ torna al menu ]
D’altro canto quando gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna, il pubblico ministero, presenta al giudice richiesta di archiviazione.
La richiesta di archiviazione pertanto viene avanzata dal Pubblico Ministero tutte le volte in cui ritiene che non ci siano i presupposti per affrontare il processo. In questo caso non verrà notificato ovviamente l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Ad ogni modo non è scontato che la richiesta di archiviazione venga accolta dal G.I.P. (Giudice per le indagini preliminari) il quale potrà: accogliere la richiesta; chiedere al P.M. di effettuare nuove indagini; ordinare al P.M. di formulare il capo di imputazione. In quest’ultimo caso inizierà il processo penale.
Cosa succede dopo le indagini preliminari? [ torna al menu ]
Dopo aver ricevuto la comunicazione sulla chiusura delle indagini, come precedentemente spiegato, avrai la possibilità, entro venti giorni, di esercitare alcuni diritti conferiti dalla legge.
Se decidi di rendere l’interrogatorio o presentare una memoria, potrebbe darsi che il Pubblico Ministero creda alla tua versione dei fatti. In tal caso, potrebbe tornare sui suoi passi ed avanzare una richiesta di archiviazione.
Se invece il P.M. non segue la tua linea difensiva, chiederà il rinvio a giudizio (in caso di udienza preliminare) o emetterà un decreto di citazione diretta a giudizio (nel caso di udienza predibattimentale).
Così, a meno che non si scelgano riti alternativi, inizierà il vero e proprio processo penale e dovrai difendere la tua innocenza durante il dibattimento davanti al Giudice.
Indagini preliminari: conclusioni [ torna al menu ]
Come avrai capito, le indagini preliminari costituiscono una fase importante del processo. Le indagini potranno chiudersi con una archiviazione oppure con la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari (art 415 bis cpp).
Indipendentemente da come finiranno le indagini, se hai la certezza di essere indagato ti consiglio di contattare immediatamente un Avvocato penalista il quale potrà consigliarti sulla strada da seguire in vista dell’eventuale processo.
Se sei indagato e non sai cosa fare, contattami.
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