Omicidio preterintenzionale: l’art 584 cp, significato e pena

omicidio preterintenzionale

L’omicidio preterintenzionale, rappresenta una tra le tipologie di omicidio che la Legge prevede. Si tratta di una fattispecie prevista e punita dall’art 584 cp.
Ma cosa si rischia per omicidio preterintenzionale?
Mi chiamo Mattia Fontana, sono un Avvocato penalista. Se necessiti di una consulenza puoi rivolgerti al mio studio legale penale a Roma. In questo articolo ti parlerò del reato di omicidio preterintenzionale previsto dall’art 584 cp, della pena e della differenza tra omicidio doloso, colposo e preterintenzionale.

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Il reato di omicidio preterintenzionale appartiene alla categoria dei reati contro la persona e più nello specifico dei reati contro l’incolumità individuale. Bene giuridico tutelato è l’incolumità fisica delle persone.
Prima di analizzare i tratti distintivi di questo reato è necessario rispondere alla seguente domanda: cosa si intende per omicidio preterintenzionale?
Vediamolo insieme.

 
 

Reato di omicidio [ torna al menu ]

Si parla di omicidio ogniqualvolta un soggetto ne uccide un altro. Il reato di omicidio è infatti il reato contro la persona per eccellenza.
Il codice penale prevede tre fattispecie di omicidio: l’omicidio doloso previsto dall’art 575 cp, l’omicidio preterintenzionale punito dall’art 584 cp e l’omicidio colposo oggetto dell’art 589 cp.
L’art 43 cp rubricato “elemento psicologico del reato” definisce un delitto come doloso, o secondo l’intenzione, quando l’evento (la morte) è dall’autore del reato preveduto e voluto come conseguenza della propria azione od omissione.
Il delitto è preterintenzionale, o oltre l’intenzione, quando dall’azione o omissione deriva un evento più grave di quello voluto dall’agente.
Si parla invece di delitto colposo, o contro l’intenzione, quando l’evento anche se preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di negligenza, imprudenza, imperizia, oppure per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.

 

Preterintenzione: cos’è [ torna al menu ]

Compiuta una prima distinzione tra dolo, colpa e preterintenzione è possibile ora scendere nel dettaglio.
Cosa si intende infatti per preterintenzione?
Il termine deriva dall’unione del termine latino “praeter” che significa “oltre” e di intenzione.
La preterintenzione è pertanto l’elemento soggettivo (o psicologico) che descrive una volontà diretta verso un determinato evento mentre se ne verifica un altro più grave.
È il classico caso di un individuo che durante un litigio picchia un altro soggetto con l’intento di fargli un occhio nero. A seguito del colpo ricevuto tuttavia la vittima perde l’equilibrio sbatte la testa e muore.
L’omicidio preterintenzionale è pertanto caratterizzato dalla presenza dei seguenti elementi:
– la volontà dell’evento meno grave (le percosse o le lesioni);
– la non volontà dell’evento più grave (la morte);
– il nesso di causalità tra l’azione diretta a cagionare l’evento meno grave e quello più grave in concreto verificatosi.
Al pari dell’omicidio colposo inoltre, l’omicidio preterintenzionale è incompatibile con il tentativo, il quale richiede un evento voluto e non verificatosi soltanto per circostanze indipendenti dall’agente.

 

Omicidio preterintenzionale: significato [ torna al menu ]

Poste tali necessarie premesse l’espressione “omicidio preterintenzionale” risulta ora più chiara.
Si tratta di un omicidio commesso nonostante l’autore del reato non volesse provocare la morte della vittima, ma un male minore.
La preterintenzione postula infatti la totale assenza della volontà omicida.
A chiarire ulteriormente tale espressione è stata la Corte di Cassazione, la quale, a più riprese ha affermato che si configura il delitto di omicidio doloso e non quello di omicidio preterintenzionale, quando la condotta, alla stregua delle regole di comune esperienza, dimostri la consapevole accettazione da parte dell’agente anche solo dell’eventualità che dal suo comportamento possa derivare la morte del soggetto passivo (Cass. n. 11946/2020).
In questo caso l’autore del reato aveva eseguito una presa al collo da dietro della vittima, premendo con forza eccessiva per un tempo superiore ai sette secondi, le ghiandole della stessa, così interrompendo l’afflusso di sangue al cervello e provocando l’arresto cardiaco.

 

L’art 584 cp [ torna al menu ]

L’art 584 cp punisce chiunque, con atti diretti a commettere uno dei delitti previsti dagli articoli 581 e 582 del codice penale cagiona la morte di un uomo.
Gli articoli suddetti fanno riferimento a due fattispecie di reato diverse.
L’art 581 cp ha ad oggetto il reato di percosse. In questo caso l’autore del reato percuote la vittima senza che da tale condotta derivi una malattia nel corpo o nella mente.
L’art 582 cp riguarda invece il reato di lesioni che si ha quando il reo procura alla vittima una lesione dalla quale deriva una malattia.

Obiettivo primario dello Studio Legale Penale di Roma fondato dall’Avvocato penalista Mattia Fontana, è quello di garantire la miglior difesa e tutela per i propri assistiti.
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Omicidio preterintenzionale: pena [ torna al menu ]

La pena prevista per l’omicidio preterintenzionale è la reclusione da dieci a diciotto anni.
In caso di omicidio inoltre già dalla fase delle indagini preliminari, è altamente probabile che il Giudice decida, su richiesta del Pubblico Ministero, di applicare una misura cautelare.
In questi processi la custodia cautelare in carcere o gli arresti domiciliari vengono applicati frequentemente e la loro durata dipenderà dalla volontà del Giudice oltre che dalla durata del processo (puoi approfondire questi aspetti leggendo l’articolo sulle misure cautelari).
Sarà poi importante valutare insieme al tuo Avvocato l’eventuale nomina di un consulente, il quale potrà ricostruire in modo dettagliato le dinamiche e le cause dell’omicidio.

 

Un esempio: il caso Cucchi [ torna al menu ]

Uno dei casi di cronaca più eclatanti degli ultimi anni è stato indubbiamente il “caso Cucchi“.
Si tratta di un caso riguardante un giovane geometra che morì nell’anno 2009 in seguito al suo arresto, in circostanze sospette.
Venne celebrato un primo processo per omicidio colposo che vedeva quali imputati alcuni medici che curarono il ragazzo, chiusosi con l’assoluzione di tutti gli imputati.
L’inchiesta bis portò a riaprire il caso alla luce di una nuova testimonianza la quale condusse ad un nuovo processo, stavolta per omicidio preterintenzionale, che vedeva quali imputati alcuni componenti delle Forze dell’Ordine che avevano arrestato la vittima e l’avevano condotta in caserma per poi picchiarla violentemente.
Nonostante la morte del soggetto si fosse verificata a distanza di qualche giorno dal pestaggio, durante le indagini preliminari i periti dimostrarono la sussistenza del nesso di causalità tra il pestaggio e la morte del giovane.
Nel 2022 la Corte Suprema di Cassazione ha condannato in via definitiva per omicidio preterintenzionale i militari ritenuti responsabili della morte del giovane, comminando loro la pena della reclusione pari a dodici anni.

 

Omicidio preterintenzionale: condanna [ torna al menu ]

Come visto anche nel caso appena trattato, l’eventuale condanna per il reato di omicidio preterintenzionale può essere elevata.
Il primo grado di giudizio potrà terminare con una sentenza di assoluzione o di condanna.
Il processo potrà poi proseguire in secondo grado in caso di appello e successivamente anche in Cassazione.
La linea difensiva da tenere sarà quella volta a sostenere la totale assenza di volontà omicida in capo all’imputato dimostrando che la morte sia stata provocata da circostanze diverse.
Si potrà tentare di limitare la pena scegliendo un rito alternativo, in ogni caso l’eventuale condanna renderà praticamente certo l’ingresso in carcere.

 

Omicidio doloso, colposo e preterintenzionale [ torna al menu ]

Risulta ormai chiara la differenza tra omicidio doloso, colposo e preterintenzionale.
Nel primo la morte di un individuo viene provocata intenzionalmente. Il reo prevede e vuole la morte della vittima (se vuoi saperne di più leggi questo articolo: Dolo: cos’è?).
Esempio di scuola è l’assassino che colpisce ripetutamente con un coltello la vittima fino ad assicurarsi che la stessa non respiri più.
Nell’omicidio colposo la morte si verifica per cause indipendenti dalla volontà del reo quali ad es. l’imprudenza, la negligenza, l’imperizia o per non aver osservato determinate norme ma senz’altro non è voluta da chi agisce.
L’omicidio preterintenzionale richiede invece una volontà ma questa deve essere diretta verso l’evento meno grave (le lesioni), posto che l’evento più grave (la morte) richiede l’assenza totale di volontà da parte di chi agisce.

 

Omicidio preterintenzionale: conclusioni [ torna al menu ]

Come hai potuto vedere, l’omicidio preterintenzionale (art 584 cpclicca qui per prenderne visione)è un reato posto a tutela della vita e dell’incolumità individuale.
Sia nel caso in cui tu sia indagato per la commissione di questo reato, sia nel caso in cui tu sia una persona danneggiata (ad es. un parente della vittima), è necessario innanzitutto che tu ti rivolga al più presto ad un Avvocato penalista che ti indichi la strategia difensiva più efficace in vista del processo.
Se hai un’indagine in corso o devi affrontare un processo per aver commesso il reato di omicidio preterintenzionale o un altro reato contro la persona oppure ne sei vittima, contattami.

Per ulteriori approfondimenti visita l’apposita sezione del sito dedicata ai reati contro la persona.

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