Violenza domestica: cos’è e cosa fare

violenza domestica

Violenza domestica è un’espressione generica che racchiude in sé molteplici concetti.
Si tratta di un reato che viene configurato essenzialmente in ambito famigliare.
Ma quali sono i reati che possono venire in rilievo in caso di violenza familiare?
Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo ti parlerò della violenza domestica, di come riconoscerla e quali sono i suoi segnali, di come fare per denunciare se ne sei vittima.

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Come vedremo la violenza domestica può essere di vario tipo: sessuale, fisica, psicologica economica.
Attraverso tali forme di violenza pertanto è possibile realizzare diversi reati tra cui: lesioni, minacce, violenza sessuale ed il reato che meglio rappresenta il concetto di violenza domestica ossia il reato di maltrattamenti in famiglia.
Ma come si manifesta la violenza domestica?
Scopriamolo.

 
 

Cosa rientra nella violenza domestica? [ torna al menu ]

Come abbiamo detto la violenza in famiglia può assumere varie forme.
Vi può essere innanzitutto una violenza fisica. In questo caso si hanno una serie di atti tra i quali colpi di varia natura, schiaffi, pugni, spinte, calci, strangolamento, fino all’uccisione.
Esiste poi una violenza psicologica nella quale possono essere ricompresi atti di: umiliazione, l’intimidazione, le minacce, le critiche molto intense, gli insulti. Una forma particolare di violenza psicologica, nota come “gaslighting“, consiste nel presentare alla vittima false informazioni con l’intento di farla dubitare della sua stessa memoria e percezione.
La violenza sessuale include una serie di condotte volte a costringere la persona ad avere rapporti sessuali contro la propria volontà.
La violenza economica nella quale vengono ricompresi comportamenti quali: limitazione dell’accesso a conti bancari, soldi contanti, fondi per spese casalinghe, comunicazioni telefoniche, trasporti o cure mediche.

 

Violenza domestica: è reato? [ torna al menu ]

Nonostante le varie forme in cui la violenza può esplicitarsi, è bene precisare sin da subito che nel nostro codice penale non esiste alcun reato denominato “violenza domestica”.
Vi sono tuttavia una serie di reati che possono essere realizzati in ambito familiare e concorrono a definire il concetto di violenza domestica.
Le minacce (art. 612 cp), le lesioni (art. 582 cp), la violenza sessuale (art. 609 bis cp), i maltrattamenti in famiglia (art. 572 cp), sono solo alcune delle fattispecie penali che possono venire in rilievo quando si parla di violenza familiare.

 

Quando è violenza domestica? [ torna al menu ]

È stato già evidenziato come la violenza in casa venga solitamente perpetrata dal familiare attraverso condotte quali minacce, lesioni, atti di disprezzo e umiliazione, ingiurie e privazioni nei confronti della vittima.
È possibile, anche se meno frequente, che la violenza si esaurisca in un unico episodio.
In questo caso il reato realizzato sarà verosimilmente quello di minacce in caso di violenza verbale, lesioni in caso di violenza fisica, o la violenza sessuale se la violenza coinvolge la sfera sessuale.
Se invece vi sono più episodi reiterati nel tempo si può parlare di maltrattamenti in famiglia, reato previsto dall’art 572 del codice penale.
Inquadrare la fattispecie sotto un reato piuttosto che sotto un altro determina effetti diversi anche in ordine alle tempistiche per le quali può essere presentata la denuncia, per questo motivo dovrai rivolgerti ad un Avvocato penalista per inquadrare correttamente la tua situazione.

 

I segnali della violenza domestica e come riconoscerli [ torna al menu ]

A volte la violenza si manifesta immediatamente, altre volte ciò avviene in modo graduale rendendo la vittima ancora più vulnerabile, la quale fa difficoltà a capire cosa sta accadendo.
La violenza può articolarsi in più fasi. In una prima fase si verifica una situazione di tensione caratterizzata da liti frequenti. La fase successiva è invece caratterizzata da una vera e propria aggressione con comportamenti violenti. L’ultima fase è la fase del pentimento, nella quale l’aggressore chiede scusa alla vittima e vi è una riconciliazione. Queste fasi si alternano più o meno ciclicamente. Se vuoi approfondire questa tematica ti consiglio questo articolo.

 

Violenza domestica: cosa fare [ torna al menu ]

Se sei vittima di violenza puoi adottare alcuni accorgimenti al fine di uscire al più presto da questa terribile situazione.
Sul territorio nazionale vi sono numerosi centri antiviolenza, sempre disponibili ad ascoltare e dispensare consigli alle vittime di reati appartenenti a questa tipologia.
Un supporto psicologico da parte di un professionista è un altro dei primi passi da compiere per non perdere l’orientamento.
Da ultimo sarà possibile rivolgersi ad un Avvocato penalista al fine di capire se sussistono gli estremi per redigere e presentare un atto di denuncia/querela. Più avanti si potrà verificare la possibilità di costituirsi parte civile nel processo penale con lo scopo di chiedere il risarcimento dei danni subiti.

Obiettivo primario dello Studio Legale Penale di Roma fondato dall’Avvocato penalista Mattia Fontana, è quello di garantire la miglior difesa e tutela per i propri assistiti.
Se necessiti di un Avvocato esperto in diritto penale a Roma contattami per una consulenza.

 

Quanto tempo ho per denunciare violenza domestica? [ torna al menu ]

La risposta a questa domanda dipende dal reato che può dirsi realizzato nel caso specifico.
Alcuni reati si dicono perseguibili a querela di parte, altri si dicono procedibili d’ufficio.
Nel primo caso è necessario proporre una querela per far sì che comincino le indagini a carico di chi ha perpetrato la violenza.
Il termine previsto dalla Legge per proporre una querela è di 3 mesi dalla data in cui la persona offesa è a conoscenza del reato.
Per il reato di violenza sessuale il termine è innalzato a 12 mesi.
Nel secondo caso non sarà necessario proporre una querela ma sarà sufficiente la presentazione di una denuncia per far cominciare le indagini. La denuncia potrà essere presentata in ogni momento senza alcun vincolo di tempo.

 

Chi può denunciare una violenza domestica? [ torna al menu ]

Tendenzialmente tutti possono denunciare una violenza. Tuttavia c’è differenza nel caso in cui il reato contestato sia un reato perseguibile a querela di parte o procedibile d’ufficio.
Se il reato è perseguibile a querela di parte (come ad es. le minacce o le lesioni salvi alcuni casi previsti dalla Legge, o la violenza sessuale) dovrà essere la persona offesa a proporre querela rispettando i termini previsti dalla Legge.
Se il reato è procedibile d’ufficio (come ad es. i maltrattamenti in famiglia) chiunque potrà denunciare il fatto e fare in modo che inizi un procedimento penale.
Il consiglio pertanto è sempre quello di rivolgersi ad un Avvocato penalista che possa inquadrare correttamente la vicenda e possa consigliarti come ed in quali tempi procedere.

 

Violenza domestica: conclusioni [ torna al menu ]

La violenza domestica, come avrai capito dalla lettura dell’articolo, rappresenta un grave reato.
Utilizzare violenza nei confronti di qualcuno, qualsiasi sia la forma di violenza esercitata, può portare a conseguenze devastanti anzitutto per la persona offesa ma anche per l’indagato, al quale, anche in fase di indagini potrebbe essere applicata una misura cautelare.
Per questo motivo, ti consiglio di rivolgerti ad un Avvocato penalista che sappia darti le giuste indicazioni anche in vista di un eventuale processo.
Se sei indagato per violenza domestica, oppure ne sei vittima contattami.

Per ulteriori approfondimenti visita l’apposita sezione del sito dedicata ai reati contro la persona.

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