
L‘arresto è un istituto previsto dal Codice di Procedura Penale che permette, di propria iniziativa, alle forze dell’ordine o ai privati di assicurare alla giustizia chiunque venga sorpreso durante la commissione di un reato.
Come vedremo in seguito, ci sono diversi tipi di arresto e ognuno di questi richiede il verificarsi di specifiche condizioni che, successivamente, il Giudice valuterà per stabilire se è stato eseguito correttamente o meno.
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Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo cercherò di spiegarti cos’è l’arresto e in quali casi è previsto.
Iniziamo.
Arresto: cos’è [ torna al menu ]
L’arresto è una misura precautelare che comporta la temporanea privazione della libertà personale di un individuo colto in flagranza di reato.
Si tratta di un intervento urgente e immediato, attuato dalle forze dell’ordine o dai privati senza necessità di un’autorizzazione preventiva da parte dell’autorità giudiziaria, al fine di impedire la fuga del reo e garantire l’efficacia dell’azione penale.
Arresto in flagranza [ torna al menu ]
La flagranza di reato è una condizione fondamentale affinché si possa procedere all’arresto di una persona senza un provvedimento dell’autorità giudiziaria. L’articolo 382 del Codice di Procedura Penale distingue due tipologie di flagranza. Si parla di flagranza propria, quando la persona viene sorpresa nell’atto di commettere il reato, mentre di flagranza impropria, quando il reo è sorpreso, subito dopo la commissione del fatto, durante un inseguimento da parte della polizia o dei privati, oppure quando è trovato con oggetti o tracce che indicano inequivocabilmente la precedente commissione di un reato da parte sua.
In entrambe le ipotesi la flagranza giustifica un intervento immediato al fine di impedire la fuga del reo e assicurarlo alla giustizia. La presenza della flagranza è fondamentale proprio perché consente di distinguere l’arresto da altre misure precautelari o cautelari, che richiedono l’autorizzazione preventiva di un Giudice.
Arresto obbligatorio [ torna al menu ]
L’arresto obbligatorio in flagranza è previsto dall’articolo 380 del Codice di Procedura Penale. Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria sono tenuti a procedere all’arresto quando una persona è colta in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale la legge stabilisce la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel minimo a cinque anni e nel massimo a venti anni, come l’omicidio o il sequestro di persona a scopo di estorsione.
Altri reati che impongono l’arresto obbligatorio sono, ad esempio, i delitti contro la personalità dello Stato, le lesioni personali nei confronti del personale esercente una professione sanitaria o sociosanitaria, la pornografia minorile, i delitti di furto e rapina, i delitti commessi per finalità di terrorismo, i delitti di partecipazione, promozione, direzione ed organizzazione dell’associazione per delinquere o dell’associazione di tipo mafioso, l’omicidio stradale e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Arresto facoltativo [ torna al menu ]
L’arresto facoltativo in flagranza è disciplinato dall’articolo 381 del Codice di Procedura Penale. In questo caso gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria hanno la facoltà, ma non l’obbligo, di arrestare chiunque sia colto in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a tre anni, oppure di un delitto colposo punito con la reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni.
L’arresto facoltativo può essere eseguito anche per altri delitti specificamente indicati dalla legge, come la violenza o la minaccia al pubblico ufficiale, le lesioni personali, la violazione di domicilio, il danneggiamento, la truffa, l’appropriazione indebita e la falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale.
Arresto in flagranza differita [ torna al menu ]
L’arresto in flagranza differita, introdotto dall’articolo 382 bis del Codice di Procedura Penale, consente di considerare in stato di flagranza chi, pur non essendo colto nell’atto di commettere reati come lo stalking o i maltrattamenti contro i familiari, viene identificato come autore di questi delitti attraverso documentazione video-fotografica o altri strumenti di registrazione.
Questa forma di arresto è applicabile anche per i reati commessi all’interno o nei pressi di strutture sanitarie o sociosanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, in danno di persone esercenti una professione sanitaria o sociosanitaria quando non è possibile procedere immediatamente all’arresto per ragioni di sicurezza o incolumità pubblica o individuale o ancora per ragioni inerenti alla regolare erogazione del servizio.
Arresto da parte dei privati [ torna al menu ]
L’articolo 383 del Codice di Procedura Penale prevede la facoltà per i privati di procedere all’arresto in flagranza nei casi di delitti perseguibili d’ufficio. Ciò significa che un cittadino può arrestare una persona colta nell’atto di commettere un reato grave, come la rapina o il furto in abitazione, per il quale non è necessaria la querela della persona offesa, purché agisca immediatamente e consegni, senza ritardo, l’arrestato alle autorità competenti.
È fondamentale che l’intervento del privato sia proporzionato e non degeneri in comportamenti illeciti, come il sequestro di persona o le lesioni.
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Convalida dell’arresto [ torna al menu ]
Dopo l’arresto, l’articolo 390 del Codice di Procedura Penale stabilisce che il Pubblico Ministero deve richiederne la convalida al Giudice per le indagini preliminari entro 48 ore dall’esecuzione dell’arresto. Il Giudice, a sua volta, deve fissare l’udienza di convalida (clicca qui per approfondire ulteriormente) entro le successive 48 ore.
Durante l’udienza, il Giudice valuta la legittimità dell’arresto e decide se convalidarlo o meno. In quest’ultimo caso l’arrestato verrà rilasciato immediatamente.
In alcuni casi a seguito di un arresto il Pubblico Ministero potrebbe chiedere di procedere con il giudizio direttissimo.
Arresto e fermo: differenza [ torna al menu ]
L’arresto e il fermo sono entrambe misure precautelari ma presentano delle differenze. Come abbiamo già visto l’arresto avviene in flagranza di reato e non necessita una preventiva autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria. Il fermo invece avviene in assenza di flagranza ma in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di un fondato pericolo di fuga del reo. Inoltre il fermo è solitamente disposto dal Pubblico Ministero, o eseguito dagli ufficiali e dagli agenti di polizia giudiziaria quando il Pubblico Ministero non ha ancora assunto la direzione delle indagini, per i delitti per i quali la legge stabilisce la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel minimo a due anni e superiore nel massimo a sei anni o per i delitti concernenti le armi da guerra e gli esplosivi o, ancora, per i delitti commessi per finalità di terrorismo. Così come per l’arresto, anche per il fermo è sempre necessaria la convalida da parte del Giudice.
Arresto: conclusioni [ torna al menu ]
Se hai letto attentamente l’articolo avrai capito quando può essere eseguito un arresto.
È importante, in caso di arresto, che ti rivolga tempestivamente a un Avvocato Penalista che possa tutelare i tuoi diritti durante l’udienza di convalida e il successivo procedimento penale.
Se sei stato arrestato e hai bisogno di un Avvocato Penalista contattami.
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