Diffondere foto intime è reato?

diffondere foto intime è reato?

Avvocato ma diffondere foto intime è reato?
È possibile che tu ti sia fatto questa domanda per curiosità oppure perché hai sentito qualcuno che si è trovato in questa situazione.
Sappi che diffondere foto intime senza il consenso della persona raffigurata oltre ad essere un comportamento deplorevole, è reato.
Si tratta di un comportamento che spesso viene realizzato dall’ex partner al termine di una relazione, per vendetta. Ma può essere posto in essere anche da altri soggetti in altre situazioni.
Presta la massima attenzione allora perché a breve toglierò ogni tuo dubbio.


Mi chiamo Mattia Fontana ed esercito la professione di Avvocato penalista a Roma. In questo articolo risponderò alla domanda: diffondere foto intime è reato? Cercherò inoltre di spiegarti cosa rischia chi commette questo reato chiamato Revenge porn e cosa fare in questi casi. Se vuoi maggiori informazioni sul Revenge porn ti consiglio questo articolo: Revenge porn: cos’è e cosa prevede l’art 612 ter cp
Nel frattempo iniziamo.

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Diffondere foto intime è reato? [ torna al menu ]

Come abbiamo in parte già detto diffondere foto intime è senz’altro un comportamento deplorevole. Ma diffondere foto intime è reato? Ci sono cioè conseguenze penali per chi lo fa?
Il nostro codice penale prevede un reato chiamato “Revenge porn”. Questo reato, previsto dall’art. 612 ter cp punisce chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde immagini o video a contenuto sessualmente esplicito, destinati a rimanere privati, senza il consenso delle persone rappresentate.
La pena prevista, che a breve vedremo, si applica anche a chi, avendo ricevuto o comunque acquisito le immagini o i video, li invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso delle persone rappresentate al fine di recare loro un danno.

 

Quando pubblicare foto intime è reato? [ torna al menu ]

Già dalla lettura del precedente paragrafo risulta chiaro che diffondere o pubblicare foto intime è reato. Per configurare il reato di Revenge porn è necessario però che non ci sia il consenso della vittima del reato ed inoltre si deve trattare di immagini o video a contenuto sessualmente esplicito. Il reato quindi non si configura quando vi è il consenso della persona raffigurata e quando il materiale non è sessualmente esplicito.
Secondo la Cassazione ad ogni modo ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 612-ter cod. pen., la diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti può avere ad oggetto immagini o video che ritraggano atti sessuali ovvero organi genitali oppure anche altre parti erogene del corpo umano, come i seni o i glutei, nudi o in condizioni e contesto tali da evocare la sessualità (Cass. n. 14927/2023).
Diversamente, una foto in costume, sebbene diffusa senza il consenso della persona offesa, difficilmente potrà integrare il reato di Revenge porn non trattandosi di contenuto sessualmente esplicito.

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Cosa rischia chi diffonde foto intime? [ torna al menu ]

La pena prevista per chi commette il reato di Revenge porn è la reclusione da uno a sei anni e la multa da euro 5.000 a euro 15.000.
La pena è inoltre aumentata se i fatti sono commessi dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa oppure se i fatti sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici oppure se sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza.
Già durante le indagini preliminari inoltre potrà essere applicata una misura cautelare. Il P.M., nel caso in cui sussistano gravi indizi di colpevolezza ed una tra le esigenze cautelari previste dal codice, può chiedere al G.I.P. l’applicazione di una misura cautelare.

 

Cosa fare se qualcuno pubblica le tue foto intime? [ torna al menu ]

Il Revenge porn è un reato procedibile a querela di parte. Questo significa che se sei venuto a conoscenza del fatto che qualcuno ha pubblicato le tue foto intime senza il tuo consenso è assolutamente necessario che tu presenti una querela per chiedere la punizione del presunto colpevole. Diversamente dagli altri reati per i quali il termine di presentazione della querela è pari a tre mesi dal momento in cui hai avuto conoscenza del fatto, per il Revenge porn il termine è di sei mesi.
La presentazione di una querela è il primo passo che la vittima può compiere per ottenere adeguata tutela. All’interno del processo penale sarà poi possibile costituirsi parte civile e chiedere un risarcimento del danno all’autore del reato.

 

Diffondere foto intime è reato? Conclusioni [ torna al menu ]

Se hai letto attentamente l’articolo ti sarai dato una risposta alla domanda: diffondere foto intime è reato?
Come hai potuto constatare diffondere foto intime è un vero e proprio reato. Questo reato è denominato “Revenge porn” (art 612 ter cpclicca qui per prenderne visione).
I rischi per chi commette questo reato sono seri, la pena prevista è piuttosto severa. Ma le conseguenze sono negative soprattutto per la vittima, la quale potrà cercare di ottenere giustizia presentando una querela.
Per questo motivo qualsiasi sia la tua posizione è necessario rivolgerti quanto prima ad un Avvocato penalista che sappia guidarti nella scelta della giusta strategia difensiva.
Se hai diffuso foto intime senza il consenso o sei vittima di questo reato contattami.

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